sabato 26 marzo 2011

Johnny e la Donna Vampiro recensione di Daniele Giordano

Se un palcoscenico potesse parlare, chissà cosa uscirebbe dal boccascena! Un debutto a dire poco inusuale, quello di venerdì 25 marzo al Teatro Principessa Clotilde di Torino, messo in scena dalla Nuova Compagnia Lirica. Tratto dal film “Artisti e Modelle” del 1955, liberamente adattato col titolo “Johnny e la Donna Vampiro” in modo che 10 attori in erba potessero prendervi parte, malgrado la loro prima esperienza non si sentivano impacciati, anzi hanno contribuito a far ridere il pubblico presente intrecciando con disinvoltura le gag alla commedia brillante. La trama narra che una pittrice (interpretato da Cinzia Rossetti) senza successo, per motivi di denaro è costretta a condividere il suo appartamento con un lettore di fumetti dell’orrore (interpretato da Marco Daperno), la lettura gli procura chiassosi incubi, tranne per la sexy Donna Vampiro del quale egli è innamorato, sostenendo che un giorno potrà incontrarla e sposarla. Non per questo tutti i mali vengono per nuocere. Malgrado i continui litigi degli inquilini a causa delle urla notturne, per l’avvenente pittrice sarà fonte di guadagno oltre che di matrimonio. Nella storia si intrecciano situazioni diverse, infatti troviamo due alieni (Miriam Mazzone e Pietro Bozzo) per un errore commesso dovranno rimanere sulla terra. La segretaria dell’editore (Letizia Caucino) con la sua parlantina a mitraglia non da spazio ad alcuno nel soliloquio, Le tenniste (Matilde Montanarella e Serena Caucino) con la simpatica gag. La giornalista (Benedetta Repanati) con le sue mirabili interviste, la vecchina (Ludovica Scalise). La battuta inattesa (Lorenzo Ianno) del crick, portando un sorriso tra il pubblico presente, terminando in una grande festa indetta dal Conte di Frasso (Leopoldo Morettino) è qui che la Bat Lady rivela l’identità presa in prestito per fare innamorare il protagonista che non ignaro sapeva. Come ogni favola anche questa è a lieto fine: essi convolano a nozze e di consuetudine ogni matrimonio ha la sua torta nuziale espressamente fatta dalla simpatica Cecilia Gobbi. Tutto questo bailamme è diretto sotto l’occhio attento dalla simpaticissima Cinzia Rossetto, su testo di Marco Daperno.
Torino, 25 marzo 2011 recensione di Daniele Giordano

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