martedì 28 ottobre 2014

EVVIVA IL VARIETA’ commento di Daniele Giordano

Dopo anni d’instancabile attività scenica, passando per la tv, troviamo Margherita Fumero ora anche nei panni di regista. Nel farlo, non solo si è divertita nel dirigere la compagnia I Fumeri per Caso, ha anche recitato con alcuni di loro, attraccando per due giorni al palco del Teatro San Paolo di Rivoli (TO). E’ inutile dire come il suo affezionato pubblico si è recato in quest’occasione e pronto ad applaudirla. Per la rassegna “Rivoli a Teatro” curata e sede della compagnia Campotheatro che per la stagione 2014/15 ha selezionato una piacevole programmazione adatta a tutte le età. Così è stato lieto di presentare e accogliere la Fumero con il suo “stimolato spettacolo” dal titolo EVVIVA IL VARIETA’ la quale ha voluto proporre con una miscellanea sketch, canzoni, balli, monologhi e scenette dell’avanspettacolo, rivisitando quel tempo che fu. Ponendo in vista gli interpreti nelle sue caratteristiche specifiche di esibizione. Pertanto in ordine sparso abbiamo: Maria Occhiogrosso (attrice in diverse recite con la protagonista), il cantante Nicola Oliveri, seguito da Giuseppe Zummo (cantante/attore) con Mariangela Cottone anche lei attrice nella scenetta ai giardinetti. Alessandra Arricale in un monologo; Marko Negri apre lo spettacolo con un soliloquio; mentre la brava Giorgia Lorusso e Federico Senes ballerini entrambi, mettono alla prova le loro capacità riscuotendo l’assenso del pubblico. Serena Rosata è la protagonista della simpatica scenetta dell’anagrafe. Vito Solitro, Aurora Marenco, Gina Petrucci e Immacolata Schiena sono i personaggi della gag dei cinquanta euro… o come si pagano i debiti… Non ultimi ma per chiudere in bellezza la serata, troviamo la gradevole recita dell’attore Giorgio Serra e l’estroversa Margherita Fumero nelle vesti di cameriera, in una piacevolissima conclusione teatrale… tipica dell’avanspettacolo… perché anche questo è Varietà! 

Torino (Italia), 28 ottobre 2014  


lunedì 20 ottobre 2014

E’ FACILE DIRE SE CI SEI…recensione di Daniele Giordano

L’Anteprima Nazionale a Torino dello spettacolo “Se ci sei batti un colpo”presentato nel Salone delle Arti del Cecchi Point (Via Antonio Cecchi 17 Torino), si può descrivere in poche righe. Il testo (di Letizia Russo) è piacevole e scorrevole. L’attore, esordisce “uscendo per un momento dalla sua stabile compagnia” interponendosi tra il pubblico e sé, mettendosi in gioco con estrema naturalezza, riuscendo a essere straordinario. La presenza di un’attrice e autrice qual è Laura Curino, in questo caso nella veste di regista… ha reso il monologo, i suoi personaggi, interpretati da Fabio Mascagni in una recita meritevole, coadiuvato da luci e suoni eseguiti con tecnica e precisione. L’attore spazia durante i suoi novanta minuti tra il serio e il faceto… lasciando alla fine del soliloquio una riflessione allo spettatore su ciò che fa della vita il regno della meraviglia e della noia, della normalità e della follia, del desiderio e dell'incomprensione, sino alle relazioni famigliari e quelle sentimentali, passando dall'amicizia al lavoro, dalla visione spirituale a quella scientifica, dalle domande dei bambini ai dubbi degli adulti. Lo spettacolo debutterà ufficialmente Venerdì 24 ottobre all’interno del Festival Contemporanei Scenari di San Miniato (Pisa).

Torino (Italia), 20 ottobre 2014



mercoledì 8 ottobre 2014

NON SOLO IL PALLONE HA “LEAGUE” recensione di Daniele Giordano

Sabato 4 e domenica 5 ottobre a Torino si è dibattuto un Torneo Nazionale Improvvisazione Teatrale: IMPRO, a colpi di sketch improvvisati. Le squadre provenienti da Napoli, Lecce, Padova, Perugia e Torino si sono sfidate nello spazio teatrale del Cecchi Point a Torino, residenza di Quinta Tinta, una compagnia teatrale operante da qualche tempo sul territorio torinese e non solo. In cosa consiste questo torneo? In modo semplice (si fa per dire), i contendenti anzichè correre dietro una sfera, si sfideranno sul palco a colpi di gag, partendo da una frase o parola fornita dal pubblico o dal notaio, perché come ogni intrattenimento che si rispetti deve averne uno! Sarà poi il pubblico a dare un giudizio mediante votazione plenaria alla squadra migliore in campo, convalidato dall’attento occhio del notaio che durante la prima manche è stato Roberto Garelli, per la seconda è la volta di Renato Preziuso. Gli sfidanti del Girone A, cioè quelli di sabato erano: Deborah Marini, Marco Dallera, Ennio Passaro e Alessandro Cebrian Cobos la squadra di Torino Nera, per la squadra di Perugia troviamo Raffaele Silvani, Alessandro Ruta, Marta Galli e Nicola Frascati, ed ecco al completo la squadra di Lecce con Eleonora Loche, Michele Lecci, Francesco Mauro e Bruno De Gaetano. Nella giornata di domenica per il Girone B, si sfidavano: per Torino Bianca Elena Ascione, Gianpaolo Culla, Matteo Barbero e Ivano Zanchetta. La squadra di Padova era composta da Paolo Canuto, Filippo Maistrello, Giulia Martin e Silvia Carnio. Per i colori della squadra di Napoli troviamo Luigi Bartillotti, Maura Bellini, Luca D’agostino e Diego Purpo. Si sono alternati simpaticamente nel presentare Andrea Siciliano e Tiziano Storti. Nella giornata di domenica, per quest’ultimo match, sono scese in campo le due squadre con il miglior punteggio ottenuto, cercheranno di vincere il primo premio consistente in un’enorme coppa, affrontandosi sportivamente ed ecco le due squadre finaliste Lecce contro Napoli. Un solo vincitore…uscirà da questa simpatica carneficina… tutto sta a chi interpreterà meglio l’idea proposta, facendo divertire il pubblico. E’ con questo motivo la squadra di Lecce si porta a casa l’enorme primo premio! Inoltre, Quinta Tinta ha posto in palio un premio consistente, una coppa (leggermente più piccola) consegnandola al miglior improvvisatore, vinta dal simpatico Nicola Frascati della squadra perugina. L’atmosfera non poteva che essere gioiosa e frizzante, l’accompagnamento musicale con le sue sonorità imprò...vvisate era del Maestro Enrico Messina. Un pubblico partecipe e divertito dalle improvvisazioni eseguite dalle squadre in lizza, le quali hanno saputo e dovuto sostenere tutte le prove sottoposte a questo IMPRO LEAGUE definito spettacolare!


Torino (Italia), 7 ottobre 2014

martedì 7 ottobre 2014

La DIFFERENZA tra SESSO e AMORE recensione di Daniele Giordano

In fondo alla locandina che annuncia la rappresentazione teatrale, si legge: Spettacolo fuori rassegna! E poi ancora… leggermente sotto: Adatto a un pubblico maggiorenne. Forse era meglio scrivere: spettacolo fuori di testa! Giacchè trattava un argomento interessante… considerato l’afflusso di persone intervenute… e il soul out di tutte e due le serate in programma. Eh…quando si parla di sesso… la cosa si fa intrigante evidentemente, malgrado ancora alcuni tabù, non di certo per l’autore. Stiamo parlando di Marco Cavallaro attore, regista, con un leggero accostamento al ruolo cabarettistico, padronanza assoluta nello spazio scenico nel raccontare il suo monologo dal titolo: Sesso contro Amore. Più che un soliloquio, si era trasformato in un dialogo con i presenti, fluido e piacevolmente apprezzato dal pubblico del teatro San Paolo di Rivoli (TO). Due serate con tutto esaurito, tant’è che per accontentare le persone rimaste senza biglietto, la gestione ha allestito una terza pomeridiana. Cosa ci sarà stato di così importante per vedere arrivare quella marea di persone in teatro suscitando il delirio antropico su di esso accorrendo a uno show mai uguale da un giorno all’altro, poichè è il pubblico con la sua spontaneità aiutare l’artefice, alimentato dalle costanti risate senza trascendere in volgarità. Più che il vedere, era sentire una serie di analogie uomo/donna, con tanto di supporti visivi sul comportamento intrigante o meno che fa quella leggera differenza tra queste due parole: Sesso & Amore. L’artista, ripercorre attraversi immagini e chiacchierate la spirale racchiusa nell’individuo, cercando di riuscire a capire se prevale prima il sesso o l’amore, coinvolgendo tutti… i presenti, senza risparmiarne alcuni con le sue gag. Il pubblico ride, forse ignaro o consapevole di essere involontariamente uno dei protagonisti… e sta ridendo di se stesso! Come sempre ridere fa bene oltre a esserci una morale: Vogliatevi bene… amando… voi stessi. Uno spettacolo irrorato da lacrime… tante si sono versate dal ridere, durante l’intrattenimento condotto dal bravo Cavallaro.

Torino (Italia), 6 ottobre 2014




venerdì 3 ottobre 2014

MAGARI SENZA CADERE recensione di Daniele Giordano

Chi da ragazzi non ha inseguito un sogno, cercando di vederlo realizzare a discapito delle convenzioni e le regole di quel periodo, sfidando “la forza di gravità” per qualcosa che vuoi davvero. Prendendo spunto da due storie vere, Stefano Dell’Accio ha composto un monologo bizzarro e al tempo stesso interessante. Già in precedenza abbiamo scritto e assistito alle sue stravaganti conversazioni, sicuramente di tutto rispetto. Per il cartellone di Tangram Teatro “Maldipalco” propone ripercorrendo la storia di due avvenimenti importanti per l’epoca che andrà a narrare intersecandoli tra loro. Per farlo, l’autore parte con il suo soliloquio, iniziando dalla “caduta di una mela” sulla propria testa… si appunto da Newton! Che cosa centra poi Newton con il suo assolo… necessariamente niente… tranne parlare di gravità con tanto di mele al seguito. Perché è di gravità che si parla in quelle due vite del tutto dissimili. Si contengono separatamente prendendo forma sino a portare l’ascoltatore al finale di quest'assolo drammatico. Certo, l’attore ha iniziato il percorso partendo da lontano, ma nel suo proseguo lo spettatore si renderà conto che in qualche modo tutto è concatenato, come le due storie che il bravo artista è andato a scovare in una data storica come quella del 20 maggio 1927. Data che dice poco ai più ma a Charles Lindemberh e Jack Sharkey, i due protagonisti della vicenda, in quella profetica notte si mettevano separatamente in gioco con una sfida importante…dove la posta era il loro futuro! Uno sul piccolo aereo tentava per la prima volta la traversata dell’Atlantico con meta Parigi, l’altro sul ring dello Yankey Stadium nel Bronx sfidando un campione di boxe peso massimo per prendere il suo titolo. Queste due figure di spicco, poco più di ventenni entrano nella storia dell’autore, entrambi con un equanime obiettivo “Magari non Cadere” (ecco il senso di gravità) per afferrare quel sogno e vederlo realizzato. Sebbene fossero in tanti nel pensare che ambedue non sarebbero riusciti a portare a termine quanto stabilito, ma se vuoi davvero qualcosa o molli tutto e guardi gli altri fare quello che vorresti tu, oppure decidi di provarci e andare sino in fondo. Questa è la sola risposta. Il monologo oltre ad essere piacevolmente scorrevole, l’accompagnamento musicale prestandosi molto al tema da affrontare, sviscera un finale commovente tra le due storie velando la vittoria di uno sull’altro… del resto non ci sorprende, è come la vita vissuta quotidianamente…
Torino (Italia), giovedì 2 settembre 2014


mercoledì 1 ottobre 2014

I RACCONTI DEL TERRORE recensione di Daniele Giordano

Per gli appassionati di genere, il nome di Edgar Allan Poe è sinonimo di brivido. Un personaggio a tutto “tondo” come si usa dire, fu uno scrittore, poeta, critico letterario, giornalista, editore, storyteller e saggista e per non farsi mancare nulla…inventore del racconto poliziesco e letteratura dell’orrore, oltre del giallo psicologico. Tutto questo per raccontare ciò che il regista e attore Ivan Fabio Perna ha portato sulla scena con: I Racconti del Terrore al Teatro Erba in Torino. Detto questo, non si vuole paragonare Ivan Fabio Perna al grande maestro, poiché parrebbe eccessivo. Con il suo monologo, dimostra di conoscere a fondo la letteratura di Edgar A. Poe, facendolo in un clima scenografico composto di proiezioni e musiche originali di Igor Ferro, suonate con la sua ghironda, facendosi accompagnare dal violoncellista Fabrizio Sandri rigorosamente dal vivo. Tutte racchiuse in un allestimento video di Massimiliano Nicotra, infatti, hanno esaltato le scene trasportando lo spettatore in una dimensione gotica, dentro l’irrazionale suspence che scaturisce durante il racconto stesso. Il magico designer light affidato a Rota, Striano, Zappavigna, inebria lo spettatore abbracciati dagli effetti scenici di Davide Allena che racchiudono il quadro interpretativo dell’attore. Si affaccia da qualche tempo come aiuto alla regia una simpatica Denis Consiglio. Sebbene la serata sia stata condotta e apprezzata dal pubblico, c’era una nota stonata nella coreografia: i costumi, ma questa è un’altra storia!

Torino (Italia), 23 settembre 2014