venerdì 31 maggio 2013

SERATA FINALE DEL “50 ORE TORINO” di Daniele Giordano


Sempre sulla cresta dell’onda questa decima edizione del “50 ORE TORINO 2013” ideatore del concorso Alberto Carmignani orgoglioso del suo prodotto, lasciato nelle abili mani di Enrico Venditti. Il più massacrante dei concorsi cinematografici italiani in cui vede le troupe sviluppare un cortometraggio in cinquanta ore riducendolo in solo cinque minuti e, come se questo non bastasse nella stesura del filmato devono esserci (pena l’esclusione) tre elementi fissati solo dopo essersi iscritti al contest, oltre questo, viene abbinato il sorteggio al tema da svolgere. Compito arduo per coloro che si cimentano. Le idee impazzano, le squadre s’ingegnano, alla fine i risultati davanti a una giuria di persone competenti e qualificate e come sempre vincitori e vinti e la soddisfazione per entrambi di aver visto il loro lavoro su un grande schermo. La sala gremita dell’Hiroshima Mon Amur di Torino (Italia), dove ha dato i natali, se preferite gli albori del concorso citato. Tre menzioni sono state lette durante la serata, abbinate ai lavori visti, in ordine di proiezione: TESORO D’ORIENTE; TOLEMAC; L’ULTIMO FESTIVAL; invece il  primo premio è stato assegnato al cortometraggio LA BALLATA DELL’AMORE ETERNO, ricevendo un premio di euro mille, suddivisi così: trecento euro in contanti, i restanti settecento euro in servizi di produzione per due giornate consecutive di noleggio attrezzatura; il secondo premio è stato consegnato al cortometraggio LO CARRO SINE CAVALLO portandosi a casa settecento euro di cui duecento in contanti, la rimanenza di cinquecento euro per produzione come il precedente vincitore. Premi erogati da teleEMAproduzione. Da questo decimo anno è emerso da parte della giuria la mancanza di curare da parte dei team partecipanti la sceneggiatura, l’audio e la chiusura del racconto, alcuni dei filmati sono esclusi proprio per questi motivi, inoltre non tutti delineano visibilmente e in modo inconfutabile la città di Torino, elemento chiave del concorso. Durante la serata è stato anticipato il concorso che fa da eco a questo: “100 ORE TORINO” prossime le iscrizioni, l’appuntamento a questo concorso si presume sia per il 31 ottobre 2013.

Torino (Italia), 31 maggio 2013

giovedì 30 maggio 2013

MALEDETTE NOTTI recensione di Daniele Giordano


Emblematico quello del chiaro e dello scuro. Il rincorrersi perenne senza mai trovarsi. Due colori di diversa tonalità che descrivono due differenti situazioni. Distinzione astratta per delimitare il giorno dalla notte, due mondi completamente insoliti pur appartenenti allo stesso ciclo di vita. Basato su un sottile equilibrio per chi li vive. Tutto questo è espresso nel film “Maledette Notti” di Sergio Chiorino, interprete e all’esordio come regista, lo affianca Paolo Curoso direttore della fotografia, ricercatore delle piacevoli tonalità manifestate durante le riprese. La pellicola, narra un racconto dalle sfaccettature interiori di chi della notte né fa utilizzo, sviscerando alcuni sviluppi vissuti in un percorso intenso quasi personale dove s’intrecciano storie umane, facendo fuoriuscire alcune deformità sulle persone che popolano il lato oscuro della vita. Si racconta l’intreccio tra la vita notturna e quella diurna di come ballerine di lap dance vivono il loro tempo, alcune di esse abbagliate e lusingate da facili guadagni, sognano ad occhi aperti col ricavato, il loro futuro lontano da tutto questo. Sebbene la sceneggiatura risulta in certe scene piatta, e in altre scontate, le stesse potevano essere “asciugate” in modo da non appesantire la visione e dare più ritmo crescente alle scene. Si sarebbe dovuto dare più voce ai numerosi attori (troppi per elencarli) partecipanti al progetto, considerato che provengono dall’Accademia Attori e far risaltare il talento di chi ha intenzione di proseguire il lento e lungo cammino d’attore. A parete questo, non occorre citare i nomi per comprendere chi si è espresso meglio sulla scena, basta rivedere il filmato, individuando quelli che non entravano in simbiosi con la parte assegnata, un vero peccato per loro, quello di aver sciupato quest'opportunità. Le musiche scelte potevano essere gradevoli se mixate bene. Tutto questo stride e contrasta con la stesura della sceneggiatura di Mihaela Pusnei (e Chiorino) in veste anche di attrice principale, affiancata da Silvia Derossi, Alberto Barbi, Marco La Corte, Mauro Giorcelli, sono i personaggi che s’intersecano e danno vita al racconto. Malgrado queste imperfezioni sul film, da non essere interpretate o definite un male, semplicemente un peccato veniale per inesperienza che purtroppo fa piegare l’ago della bilancia. Esiste, però l’altro lato della moneta a fare da contralto a quanto descritto, la disinvoltura degli attori proposti a prendere parte e recitare alcune scene di forte impatto visivo senza oltrepassare la linea della volgarità spicciola caratterizzando il film, rendendolo appetibile sotto il profilo cinematografico, senza urtare lo spettatore.

Torino (Italia), 30 maggio 2013


lunedì 27 maggio 2013

PIANETA TERRA e CINEMAMBIENTE di Daniele Giordano


I tagli che continuano a fare danni sulla cultura, passando da trecentoquaranta milioni di euro a trecento, di conseguenza una parte del programma si asciuga. Questo non ha spiazzato il direttore del festival CINEMAMBIENTE Gaetano Capizzi. Incrollabile, col suo staff che lo sostiene a spada tratta, continuano impassibili quel percorso iniziato sedici anni or sono. Un cammino sofferto rendendosi concreto sempre di più, un “piccolo David che affrontava Golia” nel tempo divenuto re! Cresciuto, con radici solide, le partnership a esso legato credono, impegnandosi a sostenerlo. Non a caso, molti registi presentano le loro opere in questo festival anziché indirizzarli ad altri concorsi internazionali, ciò fa riflettere al tempo stesso la dice lunga sui temi affrontati magistralmente dal Festival Cinemambiente. Prendendo la parola Luca Mercalli, durante la consueta conferenza stampa, tenutasi nell'attraente Mole Antonelliana, simbolo torinese per eccellenza. Con lui, presenti Ugo Nespolo presidente del Museo Nazionale del Cinema, Istituzioni dell’Amministrazione locale e giornalisti, ha sottolineato che stiamo vivendo in un mondo insicuro dall’ottica ecologica, in qualche modo è necessario adottare misure drastiche per arginare le troppe ferite che da tempo subisce il nostro pianeta, per tutti questa si potrebbe considerare una ”Ultima Chiamata al Pianeta Terra”! Nel frattempo restiamo in attesa di vedere cosa ci proporrà CINEMAMBIENTE in questa 16° edizione e come sempre le sorprese non mancheranno.

Torino (Italia), 27 maggio 2013

martedì 21 maggio 2013

SAN GIORGIO E IL SUO FESTIVAL recensione di Daniele Giordano


 San Giorgio, un piccolo comune con circa duemila o poco più abitanti, un pezzo di provincia piemontese quello del Canavese. Ricco di storia, basti pensare che alcuni comuni siano datati intorno all’anno mille, Alto medioevo, se ci addentriamo nel territorio, incrociamo quello che fu definito il “processo alle streghe” in Piemonte chiamate Masche, troviamo poi alcuni squisiti Vini e una gastronomia locale per esempio il Fagiolo Piattello, tipicamente autoctono, il gustosissimo Salampatata, composto di carni “non nobili” del suino con medesima percentuale di patate bollite, il tutto rigorosamente impastato a spezie. Certamente le piacevoli bellezze locali sarebbero da osannare, ma non è di questo che s’intende parlare, bensì del progetto VideoGiò (designer e logo manifesti sono di Stefano Monreale). Un concorso nazionale che vede partecipe, alunni delle sedi scolastiche dell’infanzia, primarie e scuole secondarie di primo grado in collaborazione con l’associazione PrimissimoPiano di Collegno (TO) direttore artistico Domenico Morreale, mentre Carlo Saito in vesti di presentatore che con la scusa di farsi affiancare, coinvolge in una simpatica performance, una decina di ragazze e ragazzi come “aiutanti” sul palco, non ultima, l’instancabile segretaria e organizzatrice Stefania Romaniello, tecnico di regia Andrea Rizzitelli. Il Comune di San Giorgio C.se orgoglioso come sempre di questo crescente concorso per cortometraggi e videoclip, unito alle scuole Carlo Botta, Carlo Ignazio Giulio e loro insegnanti, oltre la partecipazione in aumento di altre scuole italiane aderenti al progetto che nelle giornate di venerdì 17 e sabato 18 maggio al Teatro Comunale saranno proiettati i lavori selezionati. Le opere in concorso nella serata di venerdì erano: IERI… COME OGGI (7’) della (classi quinte) scuola primaria statale A. Gabelli di Moncalieri (TO); RICEVITORI PASSIVI? (10’) Giuseppe Massarelli, Istituto Comprensivo secondaria di I grado San Domenico Savio Capurso (BA); 4 SPOT SUL RICICLO (5’) Direzione didattica III circolo Carmagnola (TO); SPACE MANNUS (15’) Massimiliano Finotti Carpie (TO); GOCCIA DOPO GOCCIA (4’) ICS Castello di Mirafiori classe III B (TO). Per VideoGiò, la giuria era composta tra ragazzi e insegnanti delle scuole di San Giorgio Canavese, assegnando il premio di euro 500,00 al cortometraggio GOCCIA DOPO GOCCIA. La serata di sabato per i Video&Clip, questi i titoli in gara: GENESI (15’) di Donatella Alfieri (Roma); AUDItION (8’) di Marco Ongania (Lecco); A MANI LIBERE (3’) di Giuseppe Tumino (Ragusa); GAMBA TRISTE (8’) di Francesco Filippo (Bologna); RUMORE AGLI ALTI ISO (4’) di Diego Monfrini (Piacenza); DIVERSO DAGLI ALTRI (4’) di Emanuele Ruggiero (S. Giusto C.se - To). I membri giudicanti di questa sezione sono stati: il regista Daniele Giordano, Marco Javelli l’architetto ai Beni Culturali e Enzo Montesano attore.  Si è aggiudicata l’VIII edizione del VideoGiò - Festival 2013, il corto d’animazione: GOCCIA DOPO GOCCIA, ricevendo il premio di euro 500,00. Per la sezione Video&Clip, è stato un ex equo tra due partecipanti dividendosi il premio di 500,00 euro. Queste le motivazioni: Perché colpisce la sottile linea che separa una bambina autodidatta dai professionisti. Ottimi i luoghi e la scelta dei colori, i brani musicali per il filmato AUDItION. Mentre per DIVERSO DAGLI ALTRI, è quello di aver espresso un tema profondo come la diversità in modo leggero e con ironia, unendo, mettendo in accordo le tre muse in un solo videoclip. Ottime la scelta dei colori e la sceneggiatura. Nel corso delle due serate sono intervenuti e compiaciuti: il Sindaco Guido Massimo Arri di San Giorgio C.se; Giovanni Mezzano vice Sindaco; Laura Moreschini Assessore all'Istruzione e l’Assessore alla Cultura e ai Lavori pubblici Claudio Salanitro, tutti fieri del risultato ottenuto rinnovando l’appuntamento per il prossimo anno.
Sono state due serate intense e piene d’emozione, ricche nei contenuti e nei valori narrati non solo da occhi infantili, facili alle distrazioni delle frivolezze oniriche ma attenti ai temi espressi nei filmati proiettati, scrutando silenziosamente il comportamento dell’individuo, traducendolo in sceneggiatura. Sebbene la pioggia continuasse a scendere, questa, non ha fermato l’entusiasmo gioioso di tutti quei bambini e ragazzini in sala e che per la prima volta hanno visto i loro lavori realizzati e applauditi insieme al pubblico e aver assistito sino all’ultimo lo spettacolo svolto nel piccolo teatro comunale.


Torino (Italia), 20 maggio 2013




mercoledì 15 maggio 2013

TERZO EPISODIO: CASA SCASAZZA recensione di Daniele Giordano


Terzo spettacolo della saga dal titolo: Casa Scasazza, i conti non tornano. Un serial-teatrale prodotto dalla compagnia torinese RtaMovie, ricco di avvenimenti che seguono le vicende di Totò Scasazza, siciliano trasferito al nord, disoccupato a causa della crisi e di sua moglie Mariuccia, commessa in un negozio di scarpe di Torino, con loro, il figlio ventenne Gioacchino, ragazzo dal carattere molto influenzabile e dal cuore d'oro, a completare il quadro familiare, la sorella di Totò, Rosalia Scasazza, zitella avvizzita e molto devota. La brillante commedia scritta a più mani da: Francesco D'Alessio, oltre curarne la regia è interprete nella parte di Paride Della Casa, venditore del sistema a semaforo di Home Call Center, Lorenzo Li Calzi nei panni del flemmatico e simpatico Totò Scasazza e Gabriele Pellegrino. Più che nell’inesistente palazzo, stravaganti personaggi si alternano passando in quella dimora o meglio nell’abitazione della famiglia Scasazza. Scene comiche in rapida successione, non si ha il tempo ultimare la risata della battuta appena conclusa che sopraggiungono altre e ancora, così avanti per due ore di spettacolo. Volutamente interpretato tra toni scanzonati, rispolverando il compianto passato dell’avanspettacolo, rimasto pur sempre attuale, s’intervallano sul palco attori e attrici come Valeria Bottari l’ipersclerata moglie di Totò, piacevolissima nel suo ruolo; la Contessa Olimpia Agusta Degli Ubaldi, interpretata da Daniela Corona, un titolo altisonante, acquisito da un fallito matrimonio, il cui desiderio di donna è attivo ai piaceri terreni. Giorgia Zambrini, pare una figura appena uscita da un libro di fiabe, rivestendo benissimo il ruolo di Agnieska Capulova detta Jagna, una polacca raggirata dal Supremo Dulbecco Conti (Gianluca Aquilano e le sue Supremine Laura Forleo e Luisella Borio), un propagatore senza scrupoli, con la scusa della nuova novella s’intrufola in casa per  approfittare di attingere alle casse vuote della famiglia Scasazza. L’alternarsi dei personaggi continua, rivediamo con piacere Erika Barbagallo (Rosalia) apprezzata da parte del pubblico, nelle vesti della devotissima sorella del protagonista e zia di Alessio Burgio (il figlio). Quando si dice che i guai non arrivano mai da soli. Appena trasferita da Boves, località piemontese in quel di Torino ecco arrivare la famiglia De Lellis così composta: da Iris una sventagliata di parole al secondo, suo marito Oliviero e la sua unica figlia MariaSole, interpretati da Michela Dovolich, Moritz Ceste, Agnese Scarpelli. Per non far mancare nulla a questo bizzarro copione, i tre sceneggiatori han pensato bene di metterci una naturopata impersonata da Valentina Barberis, c’era ancora dello spazio, quindi ci poteva stare anche Mariagrazia Cantanna (Sun Mi, assistente della contessa, acquisita in uno dei suoi viaggi), perchè no, anche un tutto fare di nome Mimmo… ogni donna ne vorrebbe uno in casa sua… (Stefano De Sio), lui no, troppo professionale! Le coreografie sono curate da: Giorgia Zambrini, Pamela Benincasa, Fabrizio Rago, Vito Rastelli, Federica Colò, Daniele Ossola, Tommaso Grimaldi, le luci Carola Benedetti. Scenografie: Sara Migliorini, Francesco Currenti, Michela Dovolich. Costumi di Monica Cafiero. Sicuramente il pubblico aspetterà con ansia il quarto episodio della serie… intanto ha gioito di questo.
Torino (Italia), 15 maggio 2013

UN AVVENIMENTO IMPORTANTE. commento di Daniele Giordano


Il 29 aprile gli allievi del 2° anno del “Corso biennale di formazione per l’artista di circo contemporaneo” della FLIC Scuola di Circo di Torino,  sono partiti alla volta di Plzeň per la creazione dello spettacolo di fine corso il cui titolo sarà “Models from Torino” e verrà messo in scena il 15 maggio a Plzeň (Repubblica Ceca) nella sede dell’Institute of Art and Design dell’University of West Bohemia, per la regia di Peter Forman, figlio dell’illustre regista cinematografico Milos Forman. Lo spettacolo sarà anche trasmesso 15 maggio 2013 ore 20:30 nella sede della FLIC Scuola di Circo, via Magenta 11 a Torino, l’affezionato pubblico che ha seguito la crescita degli allievi soprattutto attraverso gli spettacoli della rassegna-tirocinio ‘Circo in Pillole’ - abbia la possibilità di vedere in diretta anche l’ultimo step di questi due anni di formazione. Lo show rientra anche nel grande cartellone di “FLIC alla 10, rassegna che la scuola torinese sta dedicando ai suoi dieci anni di formazione circense, produzione di spettacoli e accompagnamento artistico di giovani compagnie.
I 16 allievi sono: Allen Margaret (USA), Azizuddin Susanna Luna (Svezia), De Peretti Christel (Francia), Dolinnaja Aleksandra (Lituania), Elias Lucas (Argentina), Falcone Patricio (Argentina), Mezzogiorno Brown Marina (USA), Pérez Hidalgo Alvaro (Spagna), Schneider Verena (Austria), Ferluga Enrico (Italia), Fornaciai Jasmine, Geldri Sara, Rosato Natalia, Segalla Irene, Valenti Silvia e Ventura Stefania (Italia). Gli allievi hanno avuto diverse occasioni durante il biennio di esibirsi davanti al pubblico soprattutto grazie a "Circo in pillole – Prove d’artista", la rassegna “tirocinio” che ha proposto in ogni stagione diversi spettacoli con l’obiettivo di far partecipare attivamente i ragazzi alla creazione, insegnando loro a gestire gli spazi scenici e a realizzare performance in modo sempre più autonomo. PROSSIMI APPUNTAMENTI: 2 giugno, la FLIC ha l’onore di essere stata invitata a organizzare una intera ‘Domenica da Re’ presso la ‘Reggia della Venaria Reale’ spettacolo proposto nell’incantevole scenario e i suoi giardini; un’esibizione di 60 artisti tra allievi ed ex-allievi della FLIC, stupiranno i visitatori con strutture circensi spettacolari. Infine, il 9 giugno si ritorna nella sede della scuola con lo spettacolo di fine corso degli allievi del I anno del BiennioProfessionale.

Torino (Italia), 13 maggio 2013