venerdì 18 settembre 2015

IN ATTESA DEL FESTIVAL CINEMAMBIENTE recensione di Daniele Giordano

Se la passata edizione del Festival Cinemambiente si presentava in bicicletta… quest’anno potremmo parafrasare… siamo a piedi…La parola "denaro" mette sempre in agitazione, da una parte all’altra delle trattative! Alla fine si è riusciti a trovare una somma esigua per un festival sempre in ascesa! Dopo lo spostamento di data del Festival Cinemambiente per farla coincidere con l’evento Expo, finalmente si è giunti a racimolare quei pochi spiccioli di euro e tanta caparbietà da parte del direttore artistico per fare decollare la diciottesima edizione che prenderà il via dal 6 -11 ottobre2015. Sebbene abbia uno scarso budget, non mancherà di essere come sempre all’altezza delle sue attese. Il merito è dell’instancabile direttore artistico Gaetano Capizzi e il suo affezionato staff, oltre la continua partecipazione di attori e registi che insieme credono nel festival. Come sempre un peso… due misure per elargire denaro, sicuramente sarebbe bene “tarare” questo sistema se si vuole continuare a pianificare un festival di tale spessore, dovranno cambiare i parametri sull’appoggio economico ai suoi tre festival metropolitani. A parte queste disquisizioni, aprirà il festival, una pellicola sull’emergenza cibo della regista Valentine Thurn dal titolo: 10 Billion.


Torino (Italia), venerdì 18 settembre 2015  

venerdì 11 settembre 2015

GRANDE SUCCESSO PER “PEPERÒ” a cura di Daniele Giordano

Si è svolta dal 28 agosto al 6 settembre 2015 “Peperò”, la 66° Sagra del Peperone di Carmagnola” che ha proposto un intenso cartellone con eventi di gastronomia, cultura, arte e spettacoli oltre ad attività ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le età. Con il prestigioso patrocinio ANCIxEXPO2015 dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, l’allestimento, la gestione e la ricerca degli espositori a cura dell’agenzia Totem di Chiavari (GE) e la collaborazione con l’Associazione Nazionale La Compagnia dei Sapori e tutti i volontari che hanno preso parte all’Evento. L’Amministrazione Comunale è stata artefice di una edizione rinnovata che ha registrato una eccezionale affluenza di pubblico e visitatori, stimata in quantità maggiore rispetto allo scorso anno e attestabile sulle 300.000 presenze. Né è prova anche il fatto che in alcune giornate i telefoni cellulari sono andati più volte in tilt a causa delle eccessive connessioni alle celle. Tutto ciò grazie anche alle condizioni climatiche che sono state clementi in tutti e 10 i giorni di manifestazione. Come per la scorsa edizione, è stata avviata una ricerca universitaria sugli effetti economico-sociologico-turistici della Sagra legati alla valorizzazione del territorio che stimerà in maggior dettaglio anche le presenze e le provenienze, oltre al  volume minimo della ricchezza prodotta che per la precedente edizione era stato stimato in 2.159.804,88 Euro, un risultato eccellente che il Comune spera possa essere ancora superiore per la 66^ edizione appena terminata.  I presupposti ci sono perché in questa edizione le aree gastronomiche sono state esaltate, implementate e attentamente selezionate in termini di qualità dando come risultato una grandissima soddisfazione da parte degli esercenti dei 224 stand (nell’edizione precedente erano circa 150). I primi risultati della nuova ricerca si avranno a metà ottobre e viene nuovamente condotta dal dott. Giuseppe Attanasi - ricercatore confermato dell’Université de Strasbourg (Francia), direttore del LEES (Laboratoire d'Économie Expérimentale de Strasbourg) e docente a contratto presso il Dipartimento di Economia dell’Università Bocconi di Milano - e dalla dott.ssa Valentina Rotondi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il ricco cartellone ha proposto tanti eventi gastronomici, la rassegna commerciale, la Piazza dei sapori ed altre aree di ristoro, spettacoli di cabaret, musica pop, rock e jazz ma anche concerti di chitarra classica e musica tradizionale del nord e sud Italia, esibizioni sportive, raduni di Vespe, trattori d'epoca ed auto americane, la Festa di Re Peperone e la Bela Povronera con centinaia di personaggi e maschere carnevalesche, mostre di arte contemporanea, spazi bimbi, luna park, esibizioni sportive ed altro ancora.
I visitatori hanno apprezzato le novità che si sono aggiunte alle proposte tradizionali, come per esempio  il nuovo Salone Peperò con show cooking, cene stellate, talk show e laboratori, l’area Street Food con il cibo di qualità su ruote, il Villaggio Tirolese con prodotti tipici del Sud Tirolo e i numerosi laboratori, molti per bambini e ragazzi, organizzati sul tema del cibo e sulla lingua inglese. Sono andate bene anche le attività a scopo benefico per alcune delle quali è stata molto preziosa la collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant’Albano Stura. I principali ospiti sono stati Paolo Massobrio, testimonial del nuovo “Salone Peperò”, il rapper Moreno, il musicista e attore statunitense della serie “CSI Scena del Crimine” Gary Dourdan, lo chef  Diego Bongiovanni da “La prova del cuoco”, il vincitore della terza edizione di MasterChef Italia Federico Francesco Ferrero e Marco Travaglio.
La 66^ Sagra del Peperone è stata organizzata dal Comune di Carmagnola e dall’agenzia Totem di Chiavari, con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Torino, con il contributo di numerosi sponsor privati e grazie alla preziosa collaborazione di Pro Loco, Ascom, Coldiretti e di numerosi volontari. Per saperne di più:  www.sagrapeperon

Torino (Italia), venerdì 11 settembre 2015

giovedì 10 settembre 2015

QUESTO AVVISO E’ SEMPRE ATTIVO ANCHE SE NON VIENE ABITUALMENTE SCRITTO SULLE PUBBLICAZIONI. (a cura dell’autore del blog)

La riproduzione degli articoli presenti sulle pagine di questo blog è consentita esclusivamente citando la fonte, l’autore e il link. Altresì informa che questo blog non rappresenta in alcun modo una testata giornalistica, giacché viene aggiornato senza alcuna periodicità, pertanto non considerarsi un prodotto editoriale in base alla legge n° 62 del 07/03/2001. Le eventuali foto o filmati presenti sul Blog, sono dei rispettivi autori che inviano il loro materiale. Qualora queste violino i diritti d’autore o d’immagine e/o altro, saranno rimosse in seguito previa comunicazione da parte degli interessati, escludendo in modo incondizionato e categorico qualsiasi azione legale sia dell’autore del blog che il blog stesso!
Pertanto cari amici lettori, desidero ringraziarvi della dedizione nel seguirmi attraverso il blog leggendo le mie recensioni. Considerando che i dati forniti da Voi lettori, senza elencarli tutti, provengono dalle Americhe, Germania, dall’Est, Italia chiaramente.
Le statistiche fornite, giungono dai quattro angoli della terra, facendo estendere questo Blog e rendendolo vitale.
Di conseguenza, il parere personale espresso su ogni commento, è basato in conformità allo spettacolo visto o l’argomento da me scelto, non per questo devo sentirmi necessariamente obbligato a scrivere la mia opinione, giacché stabilisco personalmente se scriverla oppure no, diffondendo il mio parere su cosa ho visto o letto. Per questo motivo, tengo a precisare che questo blog, non può considerarsi un prodotto editoriale.

Torino (Italia); giovedì 10 settembre 2015
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ALBO BLOGGER ITALIA notizia interessante recensione di Daniele Giordano

Ci è parsa un'ottima idea e pensavamo di divulgare la notizia facendovi partecipe di quanto accade.
Una pagina che mancava, considerato l'evolversi del digitale e dei suoi derivati! Ecco allora subentrare questa pagina, a prescindere dalla sua titolazione, non vuole essere una subentrante a un Albo Professionale, tanto meno occupare un posto agli analoghi che invadono il web per avere un supposto (pre)dominante su categorie già esistenti,  è presentare ai Blogger Italiani un prospetto con regole precise, afferrando quello spazio ancora incondizionato tra le pieghe di come si presume sia la libertà di stampa. Per coloro che volessero saperne di più o essere ammessi all’A.B.I. la procedura da seguire è semplice basta inviare un messaggio tramite la propria e-mail al seguente indirizzo:bloggerabiblogger@gmail.com inserendo i propri dati e facendo richiesta di adesione. Interessante no?

Torino (Italia), giovedì 10 settembre 2015

lunedì 7 settembre 2015

CARMAGNOLA E IL SUO DESTINO recensione di Daniele Giordano

Nelle precedenti recensioni si è parlato di come la Città di Carmagnola fosse uno scrigno scrivendo dei suoi tesori ricchi di storia, cultura e arte, racchiuso tra i Bastioni sin dal medioevo. Poi dicono alle volte… magari non è vero… ma ci credo, oppure è un caso! Qualsiasi sia stato la causa, è di fatto che il nome, dato in Europa al peperone fu Capiscum, pare provenga dal termine latino capsa, dal significato longevo per la città, tradotto, significa “scatola” dovuta alla forma dell’ortaggio, cioè un contenitore che racchiude la sua ricchezza: I semi del peperone! Come sempre ci sarebbe un’altra origine provenire dalla parola "greca kapto” che significa mordere. Senza dilungarci oltre, addentriamoci in quel che offre la 66esima Sagra del peperone di Carmagnola. Da quest’anno per renderla più identificabile, alla Sagra, è stata aggiunta la parola < Peperò > nata da un progetto di Erica Guerrieri vincitrice del concorso indetto dalla Città di Carmagnola. Come se tutto questo non bastasse a una così variegata Sagra e stare al passo con i tempi, ha voluto dare spazio inserendo un’icona, accostandola alle due simpaticissime longeve figure di Re Peperone e la Bela Povronera, impersonate da Lorenzo Piana e Giuseppina Careglio. Ad affiancarle, sarà la bella e simpatica < Fata Peperò > alias Renata Cantamessa, conosciuta anche come fata zucchina per via di una trasmissione televisiva. Questo per la gioia dei bambini, sì perché da qualche tempo, l’occhio delle Istituzioni è rivolto sui bambini, dai giochi (vedi il gioco del peperone) poiché diventando adulti, continueranno a portare avanti con fierezza questa Sagra del Peperone carmagnolese!
Sbocciata come fiori a primavera, porta tra le vie della città le realtà oggettive che offre questa 66esima edizione per l’appunto, eredità forse leggermente pesante ma non per Silvia Testa, Sindaco della città che ha creduto in tutti questi anni nel progetto, ivi compresa l’Assessore alle Manifestazioni, l’instancabile Letizia Albini insieme a tutte le altre Istituzioni o persone che precedentemente e dopo, hanno seguito il progetto sin dai primi vagiti.
Difficile non parlarne o semplificando la Sagra, parrebbe soffocare ciò che rappresenta di anno in anno la sua programmazione, che non è soltanto cucina o presentazione dei prodotti tipici di zona creando sinergie e opportunità… consumati in pochi giorni… ma elaborato con amore durante tutto l’anno da persone che ci mettono tutto l’amore possibile. Infatti, i risultati si vedono da subito, ancor prima di tirare il bilancio, senza parlare di cifre. Aree dedicate allo street food e i suoi stand gastronomici, i cooking class e le “cene stellate” dell’alta cucina, ospiti come Federico Ferrero per citarne uno su tutti o workshop dediti a incontri e dibattiti condotte dal critico enogastronomico Paolo Massobrio... tutto questo è Peperò... Una tra le tante novità introdotte, si svolge nel Salone Peperò, allestita per l’occasione in piazza Berti, dove 5 FOOD BLOGGER si sfideranno gareggiando tra i fornelli, facendo gustare le loro creatività non solo ai giurati. Conosciamoli: Monica Martino (biologa) di Fiorenzuolo d’Arda (PC), Fernanda Demuro (Casalinga) di Genova, Silvia Leoncini (guida turistica e scrittrice) di Frabosa Soprana (CN), Paola Uberti (Impiegata) di Torino, unico tra donne è Pasquale Alberico (Impiegato) di Marcianise (CE), tutti legati dalla passione culinaria. Ognuno ha cercato di proporre un piatto degno all’occasione della sagra. La difficoltà è venuta quando i concorrenti hanno saputo quali fossero gli ingredienti principi… uno era scontato… l’altro, una novità assoluta, presentato per la prima volta, esportato dalla Nuova Zelanda, uno stranissimo frutto ancor di più il suo nome: Nergi, un baby kiwi, si avrà di che scrivere e voi di leggere su un articolo dedicato a questo frutto. I cinque fantastici super Food Blogger italiani insigniti dal progetto cooperativo Nergi-Qui da Noi, coinvolti da protagonisti, si sono così classificati. Al primo posto troviamo il “lecca pentole e le sue padelle” Demuro; il secondo posto lo occupa “La Masca in cucina” Leoncini; il terzo “Stelly” Uberti; a seguire “Una Biologa ai fornelli” Martino; e poi “I Sapori del Mediterraneo” Alberico, con il suo cannolo ripieno di Seirass (tipico formaggio regionale spalmabile) e peperoni racchiuso tra due metà del frutto Nergi, come omaggio al Piemonte, impreziosito dalla partecipazione e conduzione del giornalista enogastronomico Paolo Massobrio. (Fine)


Torino (Italia), venerdì 4 settembre 2015 

mercoledì 2 settembre 2015

CARMAGNOLA E IL SUO SINONIMO recensione di Daniele Giordano

Dire Peperone è come richiamare la Città di Carmagnola, indiscussa su quest'ortaggio e di conseguenza alla sua lungimiranza, siamo alla 66esima Sagra del Peperone. Da quest’anno ha voluto dare un’identificazione in più alla manifestazione mettendo l’accento sulla parola “Peperò”. Senza fare discriminazioni tra i peperoni coltivati in tutta la nostra penisola e quelli del Consorzio del Peperone di Carmagnola, questi hanno quell’accento in più… senza aggiungere altro! Per coloro che ancora fatica a distinguerli, ricordiamo le quattro qualità che sono: Quadrato, il classico di Carmagnola (forma quadrata a 4 punte), Lungo Corno di Bue (forma conica con 3, 4 lobi), Trottola (cuoriforme a trottola con punta leggermente estroflessa o tronca), Tumaticot (forma tondeggiante leggermente schiacciata ai due poli). Questi sono gli esemplari che ogni anno sono esposti con orgoglio dalla città durante la Sagra per essere venduti o esportati. Descriviamo un breve cenno sulle sue origini e alcune curiosità. Proveniente dall'America Latina, il peperone fu importato in Spagna verso il XV secolo, si diffusione rapidamente in Europa entrando in Italia, sebbene l’Ungheria sia uno Stato tra i più grandi produttori di paprika, conobbe questa solilacea solamente due secoli dopo. Il peperone fu introdotto in Europa in seguito alla scoperta del continente americano e impiegato inizialmente a scopo ornamentale come fu per il pomodoro. Il primo a parlare del Capsicum annuum, termine botanico usato in Europa per il peperone, fu Cristoforo Colombo descrivendolo sul proprio diario. Il genio di Leonardo, preferì essiccarli e farne diventare tinte per i suoi affreschi. Le proprietà organolettiche che il peperone offre al consumatore sono molteplici, il colore giallo o rosso pregiudica la giusta maturazione, a differenza dei verdi raccolti in anticipo. Ricchi di sostanze benefiche se mangiati crudi… altrimenti perdono circa il 50% delle loro sostanze, ma come in tutti i vegetali, questa sostanza si disperde poco dopo il taglio e la cottura, ogni qualità ha la sua funzione in cucina, citiamone uno per tutti, il Tumaticot da mettere in contenitori sotto il graspo (i residui dei grappoli dell’uva), sarà ottimo gustarlo così preso e mangiato durante il periodo invernale. Fu uno scienziato ungherese Albert Szent-Györgyi de Nagyrápolt, naturalizzato statunitense e vincitore del Premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1937 che esaminando i peperoni trovò con i suoi studi, l’acido esuronico, cambiandogli nome in acido L-ascorbico, noto come vitamina C, il quale mostrò la proprietà di curare e di prevenire lo scorbuto, una malattia che aveva ucciso migliaia di marinai. Szeged, la bella città dell'Ungheria meridionale, si vanta di essere la capitale del peperone, poiché unisce due motivi: quello scientifico e agricolo. Non starà a noi entrare in questa disputa, siamo certi che il lato scientifico di Albert Szent-Györgyi de Nagyrápolt è molto più encomiabile per il suo paese. Contenuto all’interno di questo graditissimo e invidiabile ortaggio, troviamo la capsaicina e il suo alcaloide, una sostanza che irrita le mucose oltre rendere piccanti i peperoni. Un piccolo accorgimento in cucina, quando si puliscono i peperoni prima di cucinarli, si deve mondare tutte quelle parti bianche oltre ai semi, in modo da renderlo più digeribile. Sicuramente l’uomo gioca un ruolo importante durante la coltivazione, madre terra aiuta non poco! Il territorio di Carmagnola, città situata in provincia di Torino (Italia), ha un clima ideale per lo sviluppo dei peperoni, la sua coltivazione iniziata dal '900 è stata fondamentale per l'economia dell'area. Il ministero per le politiche agricole riconosce i Peperoni di Carmagnola come prodotto agroalimentare tradizionale italiano ed è in corso l'istruttoria per il riconoscimento dell'indicazione geografica protetta. Un ortaggio presente sul mercato ortofrutticolo mondiale in numerosissime varietà che si differenziano oltre che per il sapore, anche per la forma.  (segue terza parte)


Torino (Italia), martedì 1 settembre 2015 

martedì 1 settembre 2015

CARMAGNOLA E’ recensione di Daniele Giordano

Siamo abituati per antonomasia associare una città a un monumento o qualcosa che ci fa ricordare quella specifica città, soprattutto in periodi di raccolta stagionale. Stiamo parlando della Città di Carmagnola e del suo prodotto ormai conosciuto anche all’estero: Il Peperone!
Tralasciamo per un attimo questa solanacea, avremo di che sollazzarci nella seconda parte di questa recensione. Introduciamo invece qualche cenno su questa splendida città che ancor oggi conserva le sue caratteristiche medievali. Faremo un excursus su cosa racchiude Carmagnola tra le sue antiche mura, senza di questa… non potremmo arrivare alla 66esima Sagra del Peperone, l’unica certificata con il termine Nazionale. I primi documenti la identificano come potestà giudiziale Arduinica, poi sotto il dominio dei Marchesi di Saluzzo sviluppandola sia dal piano strategico sia nel commercio. Il rovescio della medaglia si ha col decadimento del Marchesato, dove trovano spazio saccheggi e l’epidemia del 1522, non meno con la vittoria e l’occupazione dei Francesi trasformandola in luogo fortificato, edificando una seconda cinta muraria di bastioni ancora visibili. Dopo quarant’anni Carlo Emanuele I di Savoia riprende provvisoriamente Carmagnola ai Francesi… per poi essere riconquistata nuovamente. E’ con la presenza di Vittorio Amedeo II che nel 1691 riconduce la Città al dominio sabaudo ponendo fine il ruolo strategico di Carmagnola, a favore di uno sviluppo agricolo e commerciale sino all’industrializzazione del secondo dopoguerra. Dall’anno mille a oggi tante cose si sono accadute alla Città di Carmagnola… ma del peperone non c’era ancora traccia… questo è solo l’inizio!
La città è situata a sud di Torino, ai confini del Cuneese della anche Provincia Granda, con i suoi novantasei chilometri quadrati il comune di Carmagnola è il secondo comune più grande per estensione della provincia. Giovanni Paolo Morosino intorno al 1600 disegnò la pianta dentro le mura della città con scansione geometrica tagliando in due l’intero nucleo abitato, la vera prosperità per i carmagnolesi con il suolo sabbioso fece prosperare la coltivazione della canapa unica antica ricchezza. Interi nuclei famigliari si dedicarono alla lavorazione e commercializzazione del cordame per la flotta della Marina Militare sino a esportarlo, non dobbiamo dimenticare che il fiume più lungo d’Italia il Po (un tempo Eridano) era navigabile sino alla foce. Nel 2004 la rete dei musei cittadini, raggruppa cinque luoghi di cultura e tradizione locale l’Ecomuseo della Canapa, il Museo Tipografico Rondani, il Museo Civico di Storia Naturale, la Sinagoga infine il Museo Civico Navale, già da diverso tempo riuniti in un sistema di gestione e promozione più interessante come punto di attrazione per un turismo culturale diverso. E’ una città viva dove in ogni angolo o palazzi si può assaporare un pezzo di storia. Se desideriamo l’arte, andando a visitare le mostre che si tengono a Palazzo Lomellini. Carmagnola non è soltanto questa, è un viaggio alla riscoperta del territorio piemontese che inseriscono le diverse realtà museali, all'interno di un ambiente pensato come Ecomuseo del Territorio. (segue seconda parte).

Torino (Italia), lunedì 30 agosto 2015