lunedì 30 aprile 2012

SEDERSI o non SEDERSI recensione di Daniele Giordano

Quante volte abbiamo usato un oggetto per il solo scopo di usarlo. Quante volte ci siamo posti il problema di analizzare tale oggetto. Mai, o forse pochissime volte! Prendiamo ad esempio una banalissima sedia, cos’ha di tanto speciale a parte i suoi stili d’epoca o forme. Essa è fatta per sedersi, questo è l’unico scopo di tale oggetto. Vedendo lo spettacolo messo in scena da FLIC Scuola di Circo di Torino, non è proprio così! Gli allievi del biennio professionale 2010-12 coadiuvati da alcuni sceneggiatori, con la realizzazione delle scenografie di Roberta Scamuzzi e Daniel Pellizzon, sotto la direzione tecnica di Andrea Avoledo, sono andati oltre le quattro gambe della sedia facendola diventare protagonista della serata. Tutti insieme hanno sviscerato l’anima che la compone. In apertura della serata, tutto quest'accumulo di sedie quadri compresi, i presenti si domandava che cosa hanno di tanto caratteristico oltre le sue molteplici conformazioni, uno si siede perché stanco, punto! Non è così! Lo spettacolo mette in risalto il fatto che uno si siede non solitamente perché è stanco, forse poichè ha deciso di arrendersi oppure il contrario è arrivato, dove voleva arrivare. Non finisce qui! Queste sono alcune delle motivazioni o sfaccettature che i ragazzi hanno voluto offrire a un pubblico attento e gremito nei due giorni di rappresentazione, esprimendolo in modo piacevole con gli insegnamenti ricevuti, non dimentichiamoci che la loro interpretazione è basata sull’Arte Circense. Una chicca dello spettacolo va detta, è quella che scherzosamente due allievi trovando due sedie uguali hanno improvvisato un canto tipico del Tirolo e Alpi Svizzere: Jodel. Elaborato dal regista è divenuto immediatamente una piacevole interpretazione circense. In chiusura tra gli applausi del pubblico, gli allievi hanno voluto donare al regista Jordi Aspa per questa interessante regia e averli seguiti in questa mirabilia spettacolare, un quadro raffigurante Grock, forse il premio più ambito nell’Arte Circense! Tanti i nomi degli interpreti, tutti sicuramente preparati nelle loro performance, un elogio a che nei due anni ha saputo renderli tali. Torino (Italia), 30 aprile 2012

venerdì 13 aprile 2012

LO VOGLIO recensione di Daniele Giordano

Battute beffarde, eseguite al momento giusto danno l’effetto voluto nella commedia Lo Voglio che da giovedì 12 sino a domenica 15 aprile è presentato al Teatro Gioiello di Torno, per la regia di Enrico Fasella. Una banale storia d’amore intersecata fra tradimenti, espedienti, complotti, vivacizzati da sei allievi diplomati al Corso Professionale per Attori e Attrici stanziato dalla Fondazione Teatro Nuovo, si cimentano in questa grottesca e paradossale pièce lasciando disorientati gli spettatori per il suo epilogo a sorpresa. Esordienti, ma con la giusta grinta di chi vuole imporsi mettendosi alla prova con questa comica commedia sono: Davide Carbone; Lara Cortese; Sara Lessona; Antonella Morello; Giulio Prosperi e Fabiano Rastelli, mentre l’autore è Stefano Gullotta. Torino (Italia), 13 aprile 2012

sabato 7 aprile 2012

C’E’ NERENTOLA? recensione di Daniele Giordano

Esistono moltissime compagnie amatoriali, una di queste è l’Associazione Icona, la quale mette in scena commedie musicali, che c’è di strano direte voi? C’è che a differenza di altre si sono assunti un preciso obiettivo: lavorare gratis, dedicando i loro spettacoli ad un fine nobile, cioè destinando gli incassi a scopo benefico per progetti di solidarietà. Li abbiamo visti in: C'è Nerentola? Una commedia musicale che porta il pubblico a seguire il percorso della popolare fiaba originaria probabilmente della Cina, già presente nella tradizione egiziana, narrata in centinaia di versioni in gran parte del mondo. La compagnia Icona, mette in scena questo spettacolo in chiave allegorica, il canovaccio è mirato con precisa intenzione: quello di fare ridere in un momento di crisi sociale e di crescente difficoltà sempre più diffusa, cercando di creare un momento di svago. Parodie ispirate a pezzi consolidati, come il programma “Biblioteca di Studio Uno” per poi intersecarci il "Il Conte di Montecristo" e come se non bastasse "I tre moschettieri" e poi ancora "L'Odissea" e via discorrendo. La scelta non casuale, è caduta su una delle fiabe tra le più famose "Cenerentola" oltre 300 varianti e loro, con intelligenza hanno spaziato gioiosamente sui testi e canzoni, film, commedie musicali conosciute dal pubblico. La regia di Duilio Brio (veste anche i panni della Matrigna), su testi di Massimo Ferrarotti, hanno saputo coniugare una piacevole Cenerentola, interpretata da Fiammetta Parri; il Principe, immancabilmente di colore azzurro è Marco Caligaris; le due Sorellastre sono Roberto Cafagna e Marco Ostorero; la Regina è Angela Bernasconi; nella storia, ci può stare anche un Carletto che risponde al nome di Raffaele Cafagna; il vigile che poi è un Araldo si chiama Matteo Giunti; come in tutte le favole c’è una Fata, Paola De Martini interpreta Smemorina; abbiamo un Michael Jackson che corrisponde a Valerio Viscomi; il Duca Luca è Francesco Roccato; nei panni di Sor Cino, Roberto Latino; i topolini Giac e Gras sono Stefano Pani e Federica Carlino (quest’ultima veste anche i panni della Contessa Frivolessa); la Marchesa De Deumpa è Silvia Romoli; la Contessa Arsenica interpretata da Cristina Martinengo; e poi ancora il Venditore Ambulante col nome di Fabrizio Ferrarotti; per non farsi mancare nulla i Dancers: Elisa Bonomo; Francesca Milone; Valentina Monchiero; Stefania Muraca; e se questo non bastasse ancora c’era il popolo che faceva anche da coro: Rossana Bergini; Nico Ferrero; Rebecca Ferrero; Andrea Iorio; Maurizio Picatto ed infine Chiara Roccato. Uno spettacolo adatto alle famiglie, piaciuto molto non solo ai bambini, i quali hanno invaso la sala del Teatro Araldo di Torino con i loro genitori. Torino (Italia), 06 aprile 2012