martedì 30 aprile 2013

LA BOUTIQUE DE LA MODE recensione di Daniele Giordano


Sembra proprio che la città Sabaudia vuole riprendersi quel che è stato suo un tempo: La Capitale della Moda. Lo fa con stilisti di moda e nuova generazione, talentuosi nella fantasia, completi nel sobrio estro. Una tra questi nuovi talenti, è la stilista Francesca Surace, sin da piccina incline al lavoro sartoriale per l’ambiente in cui la mamma e la zia lavoravano. Diplomatasi, col tempo apre un laboratorio sartoriale di vestiti confezionati su misura. L’intento della stilista è disegnare e realizzare abiti da esaltare il corpo femminile, ricercando dettagli e tessuti da rendere ogni capo “unico” a prescindere da chi lo indossa. Abiti per tutte le occasioni di manifattura italiana, quello che predilige Francesca Surace, a vederla col suo aspetto riservato nel suo essere, ma forte nel carattere, non è la donna che appende “ago e filo” ritenendosi “arrivata” tant’è che dopo un quarto di secolo di consolidato lavoro decide di prendere un Master di Alta Moda presso l’Accademia del Lusso di Milano. Tutto questo è successo nell’aula del Senato Subalpino Italiano a Palazzo Madama a Torino, dove nel lontano 4 marzo 1848 è stato siglato lo Statuto del Regno o Statuto Fondamentale della Monarchia di Savoia, noto universalmente come Statuto Albertino dal nome del re che lo promulgò, Carlo Alberto di Savoia. In questo caso, ha cooperato per un riuscito defilé di un laboratorio artigianale di sartoria d’Alta Moda della stilista Francesca Sturace, sostenuto da un valido collaboratore, quale Bruno Prestia. Ha presentare la piacevolissima serata è stata Barbara Castellani.
Torino (Italia), 30 aprile 2013



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