Ore 21:00 un teatro, il sipario si apre, il brusio in sala va scemando… lo spettacolo inizia! Così è iniziato il concerto al Cinema-Teatro Cardinal Massaia di Torino, di recente ristrutturazione, una gestione giovanile grintosa e professionale incominciando dalle scelte oculate nella pianificazione del cartellone 2011/12, uno tra questi è lo show presentato, un tributo alla cantante, la grande MINA. Per parlare di questo tributo, dobbiamo tornare leggermente indietro nel tempo per capirne il senso e il perchè. Non basta alzarsi una mattina bofonchiando e assonnato dire, facciamo un tributo alla grande cantante. Galeotta fu quella sala d'incisione… o forse no! Un progetto partorito per gioco, pur sapendo che il parto avrebbe potuto avere un travaglio problematico, ormai felicemente superato. Sì perché Viale Mazzini oltre a essere il nome di un viale è anche coraggiosamente il nome del complesso musicale del quale stiamo parlando. Ogni singolo membro proviene da esperienze diverse nel campo musicale, con una preparazione alle spalle dimostrata degnamente sul palco. Generalmente, quando si presenta una formazione musicale lo si fa in modo diverso, questa volta è gradito dare spazio al componente che raramente si nota nel complesso poiché è sempre segregato in maniera da vedersi poco a differenza degli altri componenti, stiamo parlando di Luca Giolo batterista, ricercato nei suoni, li esegue giocherellare con un altro strumentista Federico Croci bassista, sono pochi i bassisti che durante la propria esibizione si muovono con swing ascoltando le vibrazioni della musica che fuoriesce dal suo strumento, alla chitarra troviamo un bravo Angelo Polimeno, a lui si deve questa combinata situazione di unione dopo aver sentito casualmente cantare una canzone di Mina da Cinzia Bellini: la voce, il soffio vitale del complesso, con pacatezza comunica al pubblico di non essere timidi e farsi coinvolgere dai brani da lei cantati. Intonando “Tintarella di luna” le persone in sala non aspettavano che questo, non stavano più nella propria pelle, il pubblico raccoglie l’invito incominciando a cantare con lei, "surfeggiandosi" nelle poltrone, esultanza plateale. La Bellini per certi aspetti, sotto particolari colori di luce potrebbe anche avere una leggera somiglianza alla cantante, ma se qualcuno pensasse che in qualche modo la cantante Cinzia Bellini durante il suo show desidera fotocopiarla si sbaglia, tutti loro ambiscono per stima farne un tributo alla grande, inimitabile Mina… riuscendoci molto bene! Una chicca si è aggiunta al gruppo, uno strumento particolarmente delizioso, l’archetto tenuto dalle piacevoli mani di Anna Maria de Simone fa vibrare le corde del violino emettendo suoni delicati che creano quella giusta atmosfera di cui lo show si pregna. Tra una canzone e l’altra, una figura si aggira durante lo spettacolo, non è il tormentone abituale, si potrebbe definire un personaggio che sa entrare al momento giusto sul palco, affianca parole alle canzoni cantate con la voce calda, impostata quella del valente Bruno Romeo, concedendosi in un simpatico sketch, simboleggiando un diavoletto.
Torino, (Italia), 31 ottobre 2011
lunedì 31 ottobre 2011
ORE 21.00 UN TEATRO, TRIBUTO A MINA recensione di Daniele Giordano
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