sabato 2 aprile 2011

WIR SIND DAS VOLK recensione di Daniele Giordano

“Wir sind das Volk” - Noi siamo il popolo - questo fu il grido che echeggiò in tutta la Germania sino alla caduta del regime DDR e del muro di Berlino. Quel grido raccolto da Valentina Vetratrini su di un testo di Jorg Zickenrott lo trasporta in teatro, come se fossero pagine di un libro, lette con la rabbia che essa ha dentro, altre volte solo per se, immersa nella solitudine dei suoi pensieri, esprimendo il Giano Bifronte che vive in lei, trascinando lo spettatore dentro la trama della lettura recitata magnificamente. Uno spettacolo basato quindi su un percorso parallelo di cui un binario riconduce al periodo degli anni della guerra fredda, con le bizzarrie sparse durante il monologo, senza dimenticare le paure e le ire di un popolo privato della sua libertà, l’altro su dei ricordi vivi dentro la propria esistenza. Uno spettacolo degno di nota che porta lo spettatore a seguirne tutti i passaggi di quelle pagine staccate da dall’attrice come se fossero i giorni della nostra vita. Ottima la scenografia.

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