martedì 15 febbraio 2011

NARCISO

Il 12 febbraio sul palco di BellArte a Torino, un cantore greco dalle sembianze moderne, la scenografia non esiste, basta Lui a riempire gli spazi vuoti, il quale estrapola dalla drammaturgia Greca la vita di Narciso, rivisitandola in chiave tragicomica. Di lui, l’autore cita: racconto tragicomico di un mito con attore dislessico. Una sorta di carrellata nell’Olimpo dove gli Dei non sono i protagonisti del racconto, bensì le comparse. L’aedo, raffigurato da Stefano Dell’Accio il quale con la sua mimica e per niente dislessico, racconta e sostiene bene l’ora e quindici minuti dello spettacolo passando da un personaggio all’altro senza annoiare lo spettatore, sostenendo il filo conduttore del racconto sulla vita di Narciso, non manca il sarcasmo di cui attualmente siamo coinvolti, facendolo con estrema disinvoltura senza appesantirlo, soffermandosi quel tanto che basta allo spettatore di individuare il personaggio, ma Dell'Accio proprio in questo passaggio ti disorienta, additando il pubblico dicendogli di averlo frainteso e tira in ballo un “fantomatico” Puffo, per l'appunto: il Puffo Narciso. Supportato musicalmente da Ettore Cimpincio, con la collaborazione e messa in scena di Monica Bonetto. Uno spettacolo che merita essere visto.

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