Sarà
perché a teatro, questo genere è poco
considerato dagli autori contemporanei, ancor meno rappresentato da
pochissime compagnie. Quando capita, si riesce ad assaporarne l’essenza di
quello che circonda la parte scenica coinvolgendoti sino a cogliere le
sfumature che emana. Quello di cui stiamo scrivendo, inizia come una commedia,
poi la suspence ti avvolge, entri, l’atmosfera si
trasforma in un thriller teatrale. Scritto da uno dei noti autori americani
contemporanei tratta una storia incredibile, avvincente e imprevedibile. Arci
Crisp e George Ferguson, sono due operai di un'imprecisata provincia americana
e lavorano in una cartiera. Una sera Arci rivela a George di avere un
appuntamento con un'ex-compagna di scuola, Margi Palumbo, che ha incontrato per
caso il giorno precedente; entrambi però sono a conoscenza del perchè lei sia
tornata in città. I due ricordano gli anni di scuola, parlano di lei e in
particolare del suo successo. All'improvviso Margi appare al deposito, è
arrivata all'appuntamento. Fra i tre s'instaura immediatamente un rapporto
ambiguo nel ricordare "i vecchi tempi" e nel raccontarsi la vita dopo
gli anni di scuola. In un crescendo si svela una storia che ha
dell'incredibile... Una drammaturgia riuscita, ben recitato, mantenendo nel suo
crescendo interessato il pubblico, sebbene il luogo non sia adeguato a questo
genere, riesce comunque a ottenere la palpabile atmosfera noir. L’attrice
Rebecca Rossetti per niente imbarazzata nella scena principale, riesce a rendere il suo personaggio affascinante,
affiancata da altrettanto bravi attori quali: Jurij Ferrini che cura anche la
regia e Francesco Gargiulo.
Torino (Italia), lunedì 18 maggio 2015
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