Con la conferenza stampa avvenuta presso il Teatro Gobetti di Torino (Italia), si apre ufficialmente dal 05/07 al 21/07 il Festival Nazionale Luigi Pirandello, voluto con notevoli sforzi, ma anche di grande soddisfazione dal regista Giulio Graglia. Per il quinto anno consecutivo non poteva mancare la partecipazione della Regione Sicilia, era d’uopo sia per la rassegna stessa, sia per l’unione che accomuna le due Regioni nei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, come sempre la rassegna vuole essere un investimento sui giovani artisti. Un cartellone ricco, dà inizio: E’ una cosa seria? portando in scena Natalino Balasso, il debutto è per martedì 05/07 mentre venerdì 08/07 prosegue la serata pirandelliana con: Per mosse d’anima, sul palco la Compagnia Vetrano/Randisi prosegue sabato 09/07 e tratto da Luigi Pirandello: Gioventù, tutte le rappresentazioni iniziano alle ore 19:00 al Teatro Gobetti di Torino. Sapevate che Luigi Pirandello aveva soggiornato in Piemonte? Precisamente a Coazze, frazione di Giaveno, egli amava il nostro Piemonte, oggi col ritrovamento di un suo taccuino, dove amava appuntare i luoghi da lui visitati. Era stato colpito dalla frase scritta sul campanile della Cattedrale: Ognuno il suo. Questa frase in seguito gli diede uno spunto per una sua nuova commedia. Forse è per questo o per altra causa, il regista Giulio Graglia ha voluto istituire il festival itinerante, partendo da Torino, toccherà Coazze, Giaveno e da quest’anno anche Valgioie.
Torino (Italia), 30 giugno 2011
giovedì 30 giugno 2011
sabato 25 giugno 2011
TUTTE LE DONNE DEL RE recensione di Daniele Giordano
In una cornice coreografica naturale qual'è il "Villaggio Leumann” alle porte di Torino (Italia), un bellissimo spaccato di un tempo ormai lontano, sorto intorno al ‘900 come insediamento manifatturiero, conservato dignitosamente, sembra di entrare in un’altra dimensione; ma non è di questo che si vuole recensire oggi, bensì su Assemblea Teatro una compagnia teatrale lungimirante e molto professionale, preparata sia sulla scelta dei testi che per l’impegno avuto sul recupero del Mausoleo de La Bela Rosin. Infatti, ha presentato la sera del 24 giugno festa di San Giovanni, patrono di Torino (Italia) uno spettacolo molto particolare: Tutte le donne del Re. Un testo di Fabio Arrivas e Renzo Sicco per la regia di Lino Spadaro La storia è introdotta da un cantastorie proseguendo senza la presenza del Re in scena. Il racconto prende vita su intriganti storie salottiere e l’impetuosa virilità di Vittorio Emanuele II, degnamente raccontate da donne dell’aristocrazia piemontese, tanto riservate quanto pettegole. Malizia o invidia popolare, comunque sia nella commedia si commenta riferendosi a: Maria Adelaide, l’attrice Laura Bon, Rosa Vercellana soprannominata Bela Rosin, la maestrina di Frabosa. Chissà quante altre donne hanno avuto attenzioni e grazie dal Re delle quali le linguacciute maldicenze non sono emerse. Gli interpreti di questa magnifica recita, realizzata con delicato umorismo e grande divertimento sono: Manuela Massarenti, Cristiana Voglino, Valentina Volpatto, Silvia Natti, Marlene Pietropaoli, Roberta Forneris, Valentina Virando, Pietro del Vecchio, hanno espresso col loro modo di porsi, adeguandosi al personaggio in modo professionale e qualificativo sul piano recitativo senza infastidire il pubblico, anzi proprio il pubblico li ha lodati a piene mani. A deliziarci fornendo un’armoniosa musica dell’ottocento italiano è stato il duo Anna Barbero e Edoardo De Angelis. Tutta questa rappresentazione è un omaggio sul nostro passato d’Italia e del Piemonte in particolare.
Torino (Italia), 24 giugno 2011
Torino (Italia), 24 giugno 2011
ADAMO & EVA, IL DIARIO recensione di DANIELE GIORDANO
“Adamo ed Eva” il diario, di Mark Twain, rivisitazione satirica messa in scena al teatro Araldo di Torino (Italia) dal regista Walter Revello (voce narrante Onnipotente), il quale si diverte ad immaginare l’attrazione tra i due sessi nella storia della Genesi: Adamo & Eva, anche i primi a fare sesso. Con versione ironica sin dall’esordio con l’apparizione di Adamo (Massimo Chionetti, al posto di Michele Giaquinto in quanto indisposto), si presenta carico di libri per poi sfogliare un quotidiano sportivo, a lato l’immancabile boccale di birra. Tipico stereotipo di maschio! Lui dai modi rozzi, infastidito dalla presenza di Eva ( parafrasando il regista con il volto di Veronica Stilla) logorroica all’inverosimile, dando un nome a tutte le cose che gli apparivano davanti; romantica, piena d’amore verso l’unico (dis)simile creata da una costola di quell’uomo, sembra che tutto questo per quanto faccia, sia destinato al disastro più totale. Eppure, nonostante la diversità, Eva scrive nel suo diario: “Se chiedo a me stessa perché lo amo, non so dare una risposta, ma in realtà non mi importa tanto di saperlo, credo che debba essere così” Non si tratta di un’opera religiosa e tanto meno blasfema, ma di una storia raccontata. Il regista racconta una storia di serpenti, noci e mele, sino alla caduta del suo prediletto Lucifero e con esso quello dei due protagonisti per via di quel frutto proibito. In una dissertazione sulle relazioni umane tra uomo e donna, comunicando ironicamente quasi con disprezzo, pur dialogando non si capiscono, nonostante tutto si amano, non per scelta, in quanto unici esseri umani al mondo costretti a vivere in quell’habitat chiamato Eden. Le coreografie sono Etrusca Di Galante e Alecio Chiri eseguite dalla Tru dancing Company, le musiche proposte da Walter Revello e Etrusca Di Galante rendono ancor più visibile la commedia, esempio di equilibrio tra ironia e cronaca miscelata dall’attrattiva e tormenta storia d’amore.
Torino (Italia), 23 giugno 2011
Torino (Italia), 23 giugno 2011
giovedì 23 giugno 2011
TANGO, MONSIEUR? Recensione di Daniele Giordano
La compagnia teatrale Gli argonauti sono nuovamente a calcare le scene, lo fanno con la commedia Tango, monsieur? Un’opera scritta da Aldo Lo Castro negli anni ottanta, la regista Alessandra Gorga rielabora il testo adattandolo al suo stile personale, non solo, ha voluto in questa commedia alcuni dei suoi allievi di fine corso senza relegarli a ruoli secondari, bensì collocandoli a parti primarie o con-primarie, fiduciosa dei propri insegnamenti e del loro apprendimento. Lo spettacolo da parte sua va da sé poichè il tema è una comicità ricca di ingredienti adatti al gusto di un pubblico eterogeneo in questa umida serata di solstizio. L’umorismo è nei passaggi delle situazioni imbarazzanti che ruotano intorno al desiderio di un uomo che in un solo colpo vorrebbe sbarazzarsi di sua moglie e due fidanzate, con una trovata che avrà su di lui l’effetto boomerang. Durante i dialoghi della farsa, non lasciatevi ingannare dagli stacchi netti e non sfumati delle musiche perchè di fatto è voluto personalmente dalla regista per trasmettere quell’effetto Flash Back rendendo ancor più vivibile la scena. I debuttanti hanno sorretto bene l’impatto del palcoscenico e con esso la parte assegnata a cominciare da Silvia Benvenuto, Sara Torielli, Marcello Perri, non meno la frizzante cameriera interpretata da Paola Ivaldi chiudendo la commedia con una inaspettata gag, di certo partorita dalla mente fulgida di chi ha adattato il testo: Alessandra Gorga. I neo attori sostenuti dalla frizzante Palmina Resina, mentre il ruolo del cosiddetto sciupa femmine non potevano che assegnarlo all’eclettico e bravo Danilo Torrito, per chi lo conosce sa che riesce a calarsi in qualsiasi vestito che il copione richieda. La compagnia teatrale Gli Argonauti oltre alla bravura ha un’altra peculiarità, quella che si respira dietro le quinte, i componenti vivono un’atmosfera che altre non hanno o non sanno esternare. Questa compagnia sta crescendo non solo di numero, forse per l’armonia gioviale che traspare durante le sudate prove e al suo meraviglioso staff, ma sempre sotto l’occhio attento della regista. Il supporto tecnico di questa rappresentazione è affidata a Joseph Greco, M. Elena Scardaci, Pino Rizza.
Torino (Italia), 21 giugno 2011
Torino (Italia), 21 giugno 2011
sabato 18 giugno 2011
RIEN NE VA PLUS recensione di Daniele Giordano
Ieri al teatro Araldo di Torino (Italia) il debutto c’è stato! L’associazione culturale Thealtro come spettacolo di fine anno ha voluto fare provare quel piacere intenso ai componenti del laboratorio teatrale portandoli sul palco davanti ad un pubblico di amici e parenti venuti ad assistere alla recita mettendo in scena due pièces du Grand Guignol “Fernanda e L’Artiglio” opere di Andrè de Lorde, difficili non tanto per il testo quanto per la recitazione, riadattandoli col nome di LUI e MAMMINA. La seconda parte della rappresentazione, alcuni debuttanti si cimentavano con “Osvaldo e Zenaide” dell’autore Jean Tardieu, dove si caratterizza Monica Matarazzo nel ruolo di Zenaide con la sua armoniosa gestualità e padronanza del linguaggio teatrale, bravo anche Daniele Peluso nella parte di Osvaldo. Si propone a conclusione della serata “ C’È FOLLA AL CASTELLO” un giallo col solito morto, qui il regista Massimo Chionetti e Veronica Stilla, hanno voluto contribuire anche loro stravolgendo i meccanismi teatrali in omaggio alla genialità di Jean Tardieu, facendo interpretare più personaggi a un singolo attore umanizzando gli oggetti circostanti al delitto.
Tutti gli interpreti, cominciando elencandoli per ordine sparso: Monica Maria Seksich, Provvidenza Urso, Daniele Murrucciu, Valerio Rupo, Manuel Somma, Giulia Guarini, Annamaria Susca, Giuseppe Fais, Domenico Inzitari, Anna Vita Diliberto, si sono proposti disinvolti, ricevendo dal pubblico un caloroso applauso, questo non vuol dire essere bravi, vuol dire impegnarsi ancora di più!
Torino (Italia), 18 giugno 2011
Tutti gli interpreti, cominciando elencandoli per ordine sparso: Monica Maria Seksich, Provvidenza Urso, Daniele Murrucciu, Valerio Rupo, Manuel Somma, Giulia Guarini, Annamaria Susca, Giuseppe Fais, Domenico Inzitari, Anna Vita Diliberto, si sono proposti disinvolti, ricevendo dal pubblico un caloroso applauso, questo non vuol dire essere bravi, vuol dire impegnarsi ancora di più!
Torino (Italia), 18 giugno 2011
lunedì 13 giugno 2011
RestArtFest edizione estiva 2011recensione di Daniele Giordano
Sabato 11 giugno a Torino (Italia), si è concluso il RestArtFest estivo, questi i titoli dei video in gara nella sequenza di proiezione:
• OGGI SPOSI in pellicola Super 8” di Valerio Grande
• NEMMENO GLI ALTRI di Roberto Gamboni
• L’ACQUA DI BIANCA di Rossi – Colucci (In Sommiis Video)
• VERE APPARENZE di Giorgio Santise
• FALLING UP di Junior Lucano
• IL RITORNO DI MOKA MAN di Piero Passatore
• 1ORA E 27” di Andrea Sossich
• WATER KANE di Germano Centorbi
• CONCERTO PER PICCOLE MENTI di Giuseppe Glielmi
• ERRORE 50 di Francesco Palmero
• WAITING (Aspettando) di Gianluca Orrù
• GARDENING DRAMA di Andrea De Taddeo
• SINAPSI di Luca Sciascia
• PARADOSSO cortometraggio realizzato in Cinesincro di Stefano
Ferron
La giuria preseduta da Domenico Morreale e Daniele Giordano si è così espressa segnalando il film – Falling Up – di Junior Lucano, premio miglior Regia – per l’intensità della narrazione, dell’atmosfera gestita con un’ottima regia che denota la padronanza delle tecniche, del racconto cinematografico.
Il film – Sinapsi – di Luca Sciascia, premio per la Fotografia – per l’ottima costruzione dell’immagine associata all’eleganza degli abiti che fanno da contrappunto agli scenari uniti a elementi naturali enfatizzando la bellezza femminile.
Il film – Gardening Drama – di Andrea De Taddeo, premio per il Montaggio – per l’interessante post produzione audio che ha saputo documentare un processo di creazione artistica suonando la natura.
L’inventavideo oltre a presentare un progetto di CineTeatroDromo offriva ai presenti un ricco buffet, aleggiando tra gli intervenuti un Ciber Punk, una performance a cura di Chiara Russo, Vittoria Valeri, Marzia Civitillo. E’ doveroso un ringraziamento alle persone che hanno lavorato per la realizzazione di questa serata: Michele Franco presentatore, Bruno T.Abramo, Luca Zanlorenzi vide operatori, Dario Oddenino grafica e animazione, Enrico Pinto logistica e proiezioni, Luca Baù regia televisiva, Enrico Matera musiche e jingle, Enrico Venditti ideatore e direttore del festival. Un arrivederci a dicembre per il RestArtFest invernale.
Torino (Italia), 13 giugno 2011
• OGGI SPOSI in pellicola Super 8” di Valerio Grande
• NEMMENO GLI ALTRI di Roberto Gamboni
• L’ACQUA DI BIANCA di Rossi – Colucci (In Sommiis Video)
• VERE APPARENZE di Giorgio Santise
• FALLING UP di Junior Lucano
• IL RITORNO DI MOKA MAN di Piero Passatore
• 1ORA E 27” di Andrea Sossich
• WATER KANE di Germano Centorbi
• CONCERTO PER PICCOLE MENTI di Giuseppe Glielmi
• ERRORE 50 di Francesco Palmero
• WAITING (Aspettando) di Gianluca Orrù
• GARDENING DRAMA di Andrea De Taddeo
• SINAPSI di Luca Sciascia
• PARADOSSO cortometraggio realizzato in Cinesincro di Stefano
Ferron
La giuria preseduta da Domenico Morreale e Daniele Giordano si è così espressa segnalando il film – Falling Up – di Junior Lucano, premio miglior Regia – per l’intensità della narrazione, dell’atmosfera gestita con un’ottima regia che denota la padronanza delle tecniche, del racconto cinematografico.
Il film – Sinapsi – di Luca Sciascia, premio per la Fotografia – per l’ottima costruzione dell’immagine associata all’eleganza degli abiti che fanno da contrappunto agli scenari uniti a elementi naturali enfatizzando la bellezza femminile.
Il film – Gardening Drama – di Andrea De Taddeo, premio per il Montaggio – per l’interessante post produzione audio che ha saputo documentare un processo di creazione artistica suonando la natura.
L’inventavideo oltre a presentare un progetto di CineTeatroDromo offriva ai presenti un ricco buffet, aleggiando tra gli intervenuti un Ciber Punk, una performance a cura di Chiara Russo, Vittoria Valeri, Marzia Civitillo. E’ doveroso un ringraziamento alle persone che hanno lavorato per la realizzazione di questa serata: Michele Franco presentatore, Bruno T.Abramo, Luca Zanlorenzi vide operatori, Dario Oddenino grafica e animazione, Enrico Pinto logistica e proiezioni, Luca Baù regia televisiva, Enrico Matera musiche e jingle, Enrico Venditti ideatore e direttore del festival. Un arrivederci a dicembre per il RestArtFest invernale.
Torino (Italia), 13 giugno 2011
CONCORSO “ 100 ORE TORINO “ recensione di Daniele Giordano
Un’altra sfida è terminata per i selezionati al “ 100 ore Torino “ Film Festival, edizione 2011 Torino (Italia), l’elenco dei premi ai vincitori consistevano:
•Primo Premio valore di euro 500,00= in servizi di produzione offerti da tele EMA produtions di Enrico Venditti, oltre euro 300,00= come rimborso costi sostenuti per la realizzazione del corto video.
•Secondo Premio si aggiudica euro 300,00= sempre in servizi di produzione più euro 200= come rimborso spese sostenute.
La giuria composta e preseduta dal presidente Alfieri Canavero, Maxì Dejoie, Daniele Giordano, Domenico Morreale, si è così espressa:
•Primo premio al film NOI/2 con la seguente motivazione – per la
qualità tecnica e artistica, capacità di utilizzo dello split screen e
del montaggio spaziale per raccontare in modo efficace una storia ben
costruita e interpretata –
•Secondo Premio è stato assegnato al film – MAGNETE PORPORA – con la
seguente motivazione – Per aver interpretato in modo coerente i
vincoli e le regole del genere horror, con attenzione particolare
delle location e alle costruzioni di atmosfere suggestive –
La giuria ha voluto assegnare una menzione speciale al film dal titolo – MELANCHOLIA at MIDNIGHT IN PARIS under THE TREE OF LIFE – per l’autoironia e la capacità d’improvvisazione dimostrate nell’affrontare attraverso il linguaggio della docufiction, le diverse fasi di lavorazione del cortometraggio, giocando intelligentemente con citazioni e riferimenti cinematografici attuali.
Purtroppo per mancanza di tempo la Giuria (tutti concordi), non hanno potuto esprimere ai video maker presenti in sala una considerazione generale affiorata non solo in questo, ma in quasi tutti i concorsi pertanto citiamo testualmente: - Mettersi in gioco in un concorso significa scrivere, progettare e realizzare lavori capaci di trovare il giusto equilibrio tra la dimensione creativa, i limiti produttivi e tecnici che caratterizzano una produzione audiovisiva. Le risorse limitate non devono necessariamente corrispondere a risultati approssimativi, ma rappresentare uno stimolo per trovare soluzioni originali attraverso la creatività, con la capacità di trarre il miglior risultato dagli strumenti a disposizione e una buona dose di autocritica.
Torino (Italia), 13 giugno 2011
•Primo Premio valore di euro 500,00= in servizi di produzione offerti da tele EMA produtions di Enrico Venditti, oltre euro 300,00= come rimborso costi sostenuti per la realizzazione del corto video.
•Secondo Premio si aggiudica euro 300,00= sempre in servizi di produzione più euro 200= come rimborso spese sostenute.
La giuria composta e preseduta dal presidente Alfieri Canavero, Maxì Dejoie, Daniele Giordano, Domenico Morreale, si è così espressa:
•Primo premio al film NOI/2 con la seguente motivazione – per la
qualità tecnica e artistica, capacità di utilizzo dello split screen e
del montaggio spaziale per raccontare in modo efficace una storia ben
costruita e interpretata –
•Secondo Premio è stato assegnato al film – MAGNETE PORPORA – con la
seguente motivazione – Per aver interpretato in modo coerente i
vincoli e le regole del genere horror, con attenzione particolare
delle location e alle costruzioni di atmosfere suggestive –
La giuria ha voluto assegnare una menzione speciale al film dal titolo – MELANCHOLIA at MIDNIGHT IN PARIS under THE TREE OF LIFE – per l’autoironia e la capacità d’improvvisazione dimostrate nell’affrontare attraverso il linguaggio della docufiction, le diverse fasi di lavorazione del cortometraggio, giocando intelligentemente con citazioni e riferimenti cinematografici attuali.
Purtroppo per mancanza di tempo la Giuria (tutti concordi), non hanno potuto esprimere ai video maker presenti in sala una considerazione generale affiorata non solo in questo, ma in quasi tutti i concorsi pertanto citiamo testualmente: - Mettersi in gioco in un concorso significa scrivere, progettare e realizzare lavori capaci di trovare il giusto equilibrio tra la dimensione creativa, i limiti produttivi e tecnici che caratterizzano una produzione audiovisiva. Le risorse limitate non devono necessariamente corrispondere a risultati approssimativi, ma rappresentare uno stimolo per trovare soluzioni originali attraverso la creatività, con la capacità di trarre il miglior risultato dagli strumenti a disposizione e una buona dose di autocritica.
Torino (Italia), 13 giugno 2011
martedì 7 giugno 2011
A PORTE CHIUSE recensione di Daniele Giordano
Per Soirèe Grand Guignol è andato in scena A Porte Chiuse di J.P.Sartre.
Il dramma si concreta in un atto unico, tre personaggi, Garcin, Ines ed Estella, il mondo quello che siamo abituati a vedere non c’è più. Ecco l’inferno, nessuna via d’uscita! Un cameriere con occhi sbarrati, le palpebre non si muovono li conduce ad uno ad uno i protagonisti in una stanza priva di ogni che, l'ambientazione spiazza ogni umana previsione su uno dei luoghi in cui mai nessuno vorrebbe ritrovarsi per espiare le proprie colpe per essere giudicante e di conseguenza giudicato sino a diventare vittima l’uno dell’altro, pur avendo ancora un fievole legame se pur temporaneo di ciò che accade sulla Terra.
Estella brama Garcin, mentre questi desidera ardentemente Ines, la quale morbosamente vuole Estella tutta per se. Strano triangolo umano, condannati a convivere a tempo infinito. Il dramma di J. P. Sartre, descrive come dovrebbe essere l’Inferno, una convivenza forzata. All'inizio i tre provano a raccontarsi per conoscersi, in realtà nessuno vorrebbe far sapere agli altri come è stata la propria vita, giunti in quel luogo perché hanno commesso qualcosa che li accomuna. Una sfida difficile per gli attori di Onda Larsen che hanno saputo raccoglie con un’interpretazione teatrale degna di lode.
Torino (Italia), 06 giugno 2011
Il dramma si concreta in un atto unico, tre personaggi, Garcin, Ines ed Estella, il mondo quello che siamo abituati a vedere non c’è più. Ecco l’inferno, nessuna via d’uscita! Un cameriere con occhi sbarrati, le palpebre non si muovono li conduce ad uno ad uno i protagonisti in una stanza priva di ogni che, l'ambientazione spiazza ogni umana previsione su uno dei luoghi in cui mai nessuno vorrebbe ritrovarsi per espiare le proprie colpe per essere giudicante e di conseguenza giudicato sino a diventare vittima l’uno dell’altro, pur avendo ancora un fievole legame se pur temporaneo di ciò che accade sulla Terra.
Estella brama Garcin, mentre questi desidera ardentemente Ines, la quale morbosamente vuole Estella tutta per se. Strano triangolo umano, condannati a convivere a tempo infinito. Il dramma di J. P. Sartre, descrive come dovrebbe essere l’Inferno, una convivenza forzata. All'inizio i tre provano a raccontarsi per conoscersi, in realtà nessuno vorrebbe far sapere agli altri come è stata la propria vita, giunti in quel luogo perché hanno commesso qualcosa che li accomuna. Una sfida difficile per gli attori di Onda Larsen che hanno saputo raccoglie con un’interpretazione teatrale degna di lode.
Torino (Italia), 06 giugno 2011
lunedì 6 giugno 2011
14° EDIZIONE CINEMAMBIENTE FILM FESTIVAL recensione di Daniele Giordano
Torino la prima capitale d’Italia, nel suo 150° anniversario dell’unità è una città che si rinnova, ma non è di questo che intendiamo parlare, bensì di CINEMAMBIENTE, un festival che per quattordici anni è cresciuto in maniera esponenziale sopravvivendo alla crisi culturale, grazie all’impegno costante del suo fondatore Gaetano Capizzi. Un Evento consolidato a livello mondiale che nonostante la pioggia riversata nei giorni del concorso non ha fermato il pubblico proveniente da diversi paesi oltre le regioni italiane, a conferma dell’importanza che ha questo Film Festival, anzi il numero è aumentato riuscendo a coinvolgere la presenza dei ragazzi oltre che gli adulti. Quest’anno i lavori presentati erano circa mille e come sempre soltanto il 10% è riuscito a entrare dopo la selezione. La giuria di quest’anno per il concorso internazionale documentari era composta da Michael Cimino regista e presidente di giuria, Mimmo Calopresti attore, Myriam Gast Loup storia e analisi del cinema Sorbona di Parigi, Paola Maugeri collaboratrice con le più importanti reti televisive e doppiatrice, Mario Tozzi geologo e ricercatore del Cnr, Donatella Panari referente della Consulta Provinciale degli Studenti di Torino con un loro premio, mentre per i documentari italiani segnaliamo Bunna uno dei fondatori degli Africa Unite, Enrico Camanni giornalista e collaboratore del quotidiano La Stampa, Simona Risi regista e vincitrice della menzione speciale Ecofilms. La lista continua con Fabio Dovana giornalista e responsabile dell’ufficio stampa di Legambiente e la loro menzione. La giuria per il concorso internazionale dei cortometraggi: Lia Furxhi, Heinz Hermanns, Andrea Segrè, infine per la menzione speciale WWF abbiamo Martin Atkin, Riccardo Fortina, Isabella Pratesi. I vincitori, per il documentario italiano: il Film “Loro della munnizza” registi Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti, Andrea Zulini, tratta di una cooperativa che a Palermo raduna ottanta cenciaioli, veri e propri esperti nel recupero dei materiali riciclabili dalla spazzatura. Per la sezione documentario internazionale il film “ Nell’eternità” del regista Michael Madsen, descrive lo stoccaggio di duecentocinquantamila tonnellate di rifiuti radioattivi da smaltire. Premiato invece da Michael Cimino il film “Una volta qui c’era un’isola” della regista Briar March. Un premio alla carriera è stato dato al connazionale Piero Angela. Presenti alla cerimonia di chiusura le Istituzioni e una rappresentanza dell’O.N.U. ponendo l'accento sul 5 giugno oltre essere la Giornata Mondiale dell’Ambiente, il 2011 è anche l’anno dedicato alle foreste. Gaetano Capizzi, ci ha riferito che si è sentito appagato degli obiettivi raggiunti soprattutto per quelli educativi. Benchè gli sforzi siano sempre maggiori rispetto alle poche risorse ricevute, tenendo presente che non è semplicemente un concorso pertanto sarebbe tempo che le Amministrazioni comprendessero il valore internazionale di questo film festival Cinemambiente ha assunto, oltre ad essere una vetrina per la nostra Torino, scopo principale, ma facendo un investimento non a parole ma devolvendo un contributo, si avrebbe un ritorno sensibilizzando la popolazione al riciclo e non allo spreco. Tutte le persone che in qualche modo sono intervenute al dialogo erano concordi su una frase: Non ci sono piccoli gesti se sono 60 milioni a farlo. Su questo siamo d’accordo! Ritornando invece a Gaetano Capizzi, ha voluto dividere il successo di questa 14° edizione di Cinemambiente con i suoi collaboratori a nome di tutti, citiamo Pedro, il quale con professionalità e gentilezza ha gestito l’afflusso di persone per tutto il periodo del festival. A noi non resta che augurare a tutti l’appuntamento per il prossimo anno: grazie Gaetano!
Torino (Italia), 06 giugno 2011
Torino (Italia), 06 giugno 2011
SI PUO’ FARE recensione di Daniele Giordano
Al termine dell’anno scolastico si ripete il medesimo rito, vediamo ragazzini approntare bancarelle con l’intento di vendere i loro piccoli tesori dismessi tentando di ricavarne un utile.
Se questa sollecitazione fosse espressa da un Ente morale, supportata poi dagli insegnanti sensibilizzando i bambini, per loro diventerebbe prendendola come una sfida a racimolare denaro per una giusta causa. Così facendo il giovane Jacob con altri compagni modella pasta da cucinare in farfalle variopinte. Il denaro raccolto venne inviato all’autore del progetto in cambio di un attestato che certificava l’avvenuta proprietà di un acquisto di terreno a salvaguardia della foresta pluviale. Progetto ambizioso ma non impossibile, quei ragazzini di età compresa tra i sette e nove anni l’hanno dimostrato con la loro sostenibilità! Intanto il tempo passa per tutti, cambiano le mode, il modo di pensare, si diventa consapevoli notando i cambiamenti climatici. Il giovane Jacob ricorda quel lontano progetto e desidera verificarne l’esito, prendendo la decisione più importante della sua vita. Ritrovare quel pezzo di terreno di foresta pluviale acquistato. Non desideriamo raccontare la trama del film “Ho comprato una foresta pluviale“ regia di Jacob Andrèn e Helen Nygren, ma del messaggio che suggerisce e che il regista ha dichiarato al pubblico all’inizio della proiezione del festival Cinemambiente che si è svolto a Torino (Italia) elencando due categorie di persone – quelle che fanno e quelle che avrebbero già dovuto fare – per avere un futuro accettabile su questo pianeta maltrattato da tutti. Si ritiene che ci sia ancora speranza, ma si dovrebbe agire immediatamente senza indugiare. Un film che merita essere visto e magari discuterne con l’autore.
Torino (Italia), 06 giugno 2011
Se questa sollecitazione fosse espressa da un Ente morale, supportata poi dagli insegnanti sensibilizzando i bambini, per loro diventerebbe prendendola come una sfida a racimolare denaro per una giusta causa. Così facendo il giovane Jacob con altri compagni modella pasta da cucinare in farfalle variopinte. Il denaro raccolto venne inviato all’autore del progetto in cambio di un attestato che certificava l’avvenuta proprietà di un acquisto di terreno a salvaguardia della foresta pluviale. Progetto ambizioso ma non impossibile, quei ragazzini di età compresa tra i sette e nove anni l’hanno dimostrato con la loro sostenibilità! Intanto il tempo passa per tutti, cambiano le mode, il modo di pensare, si diventa consapevoli notando i cambiamenti climatici. Il giovane Jacob ricorda quel lontano progetto e desidera verificarne l’esito, prendendo la decisione più importante della sua vita. Ritrovare quel pezzo di terreno di foresta pluviale acquistato. Non desideriamo raccontare la trama del film “Ho comprato una foresta pluviale“ regia di Jacob Andrèn e Helen Nygren, ma del messaggio che suggerisce e che il regista ha dichiarato al pubblico all’inizio della proiezione del festival Cinemambiente che si è svolto a Torino (Italia) elencando due categorie di persone – quelle che fanno e quelle che avrebbero già dovuto fare – per avere un futuro accettabile su questo pianeta maltrattato da tutti. Si ritiene che ci sia ancora speranza, ma si dovrebbe agire immediatamente senza indugiare. Un film che merita essere visto e magari discuterne con l’autore.
Torino (Italia), 06 giugno 2011
sabato 4 giugno 2011
COME MAI TANTE GRU SULLA COPERTINA recensione di Daniele Giordano
Vi siete mai chiesti come mai appaiono tante “Gru di carta” sulla copertina del catalogo di Cinemambiente? Intanto precisiamo che quelle Gru di carta sono Origami, cioè l’arte di creare figure stilizzate piegando un foglio di carta. Quest’anno Cinemambiente ha voluto essere vicino per solidarietà alla popolazione giapponese di Fukushima, dopo la nefasta disgrazia che si è abbattuta su loro. Nella tradizione giapponese l’origami è simbolo di lunga vita e augurio di pronta guarigione. L’intento di Cinemambiente, suffragato dai suoi numerosi spettatori che ogni giorno transitano nei luoghi delle proiezioni facendo sentire la loro viva presenza è raggiungere l’obiettivo di mille unità di origami simboleggiando la Gru, come la storia della piccola Sadako nel romanzo Il gran sole di Hiroshima di Karl Bruckner, secondo la leggenda se si arrivasse a quel numero si avvera un desiderio. Ed ecco svelato il mistero! A parete questo il concorso procede e ieri sera c’è stato l’intervento tra Michael Cimino e il pubblico, presentando il suo ultimo lavoro: Verso il Sole, un film compatto, il susseguirsi di colpi di scena inaspettati lungo tutto il percorso del loro viaggio, sino al capovolgimento delle parti, cambiando la vita di entrambi. Il film è stato presentato al festival di Cannes. Domani 5 giugno è la festa mondiale per l’Ambiente e con esso termina anche Questo spettacolare concorso.
Torino (Italia), 04 giugno 2011
Torino (Italia), 04 giugno 2011
mercoledì 1 giugno 2011
Film Festival CinemAmbiente recensione di Daniele Giordano
Ieri sera al Cinema Massimo di Torino (Italia) in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente che si festeggia il 5 giugno,la quale vedrà terminare questa splendida maratona di Environmental Film Festival CinemAmbiente. Per la circostanza non potevano mancare all’apertura i diversi Assessorati ed una rappresentanza del Ministero dell'Ambiente, i quali si sono impegnati a dare il massimo appoggio e stanziare contributi a questa magnifica iniziativa dedicata alle tematiche ambientali. Le tre sale del cinema come avviene ogni anno, erano al completo. Tra interventi e ringraziamenti, sono stati presentati i componenti delle giuria divise per categorie. Quest’anno ospite e presidente il regista Michael Cimino. Il primo film proiettato in concorso è della regista Lucy Walker col film Waste Land, ambientato in una delle più grandi discariche del mondo Jardim Gramacho, alla periferia di Rio de Janeiro, un bellissimo film che ha dato e cambiato la vita ai suoi reali personaggi.
Tutto questo straordinario evento, lo dobbiamo aa una persona che per quattordici lunghi anni con la sua irremovibile ostinazione ha creduto in questo progetto facendolo nascere a Torino (Italia)città di adozione,
Gaetano Capizzi che imperterrito è riuscito a superare le avversità, scegliendosi uno staff di collaboratori qualificati nella propria mansione e sicuramente hanno creduto in lui sin dall'inizio e nel suo fantastico progetto. Una rassegna che a Torino (Italia) mancava, realizzando uno dei Festival Internazionali più apprezzati.
Torino (Italia), 01 giugno 2011
Tutto questo straordinario evento, lo dobbiamo aa una persona che per quattordici lunghi anni con la sua irremovibile ostinazione ha creduto in questo progetto facendolo nascere a Torino (Italia)città di adozione,
Gaetano Capizzi che imperterrito è riuscito a superare le avversità, scegliendosi uno staff di collaboratori qualificati nella propria mansione e sicuramente hanno creduto in lui sin dall'inizio e nel suo fantastico progetto. Una rassegna che a Torino (Italia) mancava, realizzando uno dei Festival Internazionali più apprezzati.
Torino (Italia), 01 giugno 2011