Torino la prima capitale d’Italia, nel suo 150° anniversario dell’unità è una città che si rinnova, ma non è di questo che intendiamo parlare, bensì di CINEMAMBIENTE, un festival che per quattordici anni è cresciuto in maniera esponenziale sopravvivendo alla crisi culturale, grazie all’impegno costante del suo fondatore Gaetano Capizzi. Un Evento consolidato a livello mondiale che nonostante la pioggia riversata nei giorni del concorso non ha fermato il pubblico proveniente da diversi paesi oltre le regioni italiane, a conferma dell’importanza che ha questo Film Festival, anzi il numero è aumentato riuscendo a coinvolgere la presenza dei ragazzi oltre che gli adulti. Quest’anno i lavori presentati erano circa mille e come sempre soltanto il 10% è riuscito a entrare dopo la selezione. La giuria di quest’anno per il concorso internazionale documentari era composta da Michael Cimino regista e presidente di giuria, Mimmo Calopresti attore, Myriam Gast Loup storia e analisi del cinema Sorbona di Parigi, Paola Maugeri collaboratrice con le più importanti reti televisive e doppiatrice, Mario Tozzi geologo e ricercatore del Cnr, Donatella Panari referente della Consulta Provinciale degli Studenti di Torino con un loro premio, mentre per i documentari italiani segnaliamo Bunna uno dei fondatori degli Africa Unite, Enrico Camanni giornalista e collaboratore del quotidiano La Stampa, Simona Risi regista e vincitrice della menzione speciale Ecofilms. La lista continua con Fabio Dovana giornalista e responsabile dell’ufficio stampa di Legambiente e la loro menzione. La giuria per il concorso internazionale dei cortometraggi: Lia Furxhi, Heinz Hermanns, Andrea Segrè, infine per la menzione speciale WWF abbiamo Martin Atkin, Riccardo Fortina, Isabella Pratesi. I vincitori, per il documentario italiano: il Film “Loro della munnizza” registi Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti, Andrea Zulini, tratta di una cooperativa che a Palermo raduna ottanta cenciaioli, veri e propri esperti nel recupero dei materiali riciclabili dalla spazzatura. Per la sezione documentario internazionale il film “ Nell’eternità” del regista Michael Madsen, descrive lo stoccaggio di duecentocinquantamila tonnellate di rifiuti radioattivi da smaltire. Premiato invece da Michael Cimino il film “Una volta qui c’era un’isola” della regista Briar March. Un premio alla carriera è stato dato al connazionale Piero Angela. Presenti alla cerimonia di chiusura le Istituzioni e una rappresentanza dell’O.N.U. ponendo l'accento sul 5 giugno oltre essere la Giornata Mondiale dell’Ambiente, il 2011 è anche l’anno dedicato alle foreste. Gaetano Capizzi, ci ha riferito che si è sentito appagato degli obiettivi raggiunti soprattutto per quelli educativi. Benchè gli sforzi siano sempre maggiori rispetto alle poche risorse ricevute, tenendo presente che non è semplicemente un concorso pertanto sarebbe tempo che le Amministrazioni comprendessero il valore internazionale di questo film festival Cinemambiente ha assunto, oltre ad essere una vetrina per la nostra Torino, scopo principale, ma facendo un investimento non a parole ma devolvendo un contributo, si avrebbe un ritorno sensibilizzando la popolazione al riciclo e non allo spreco. Tutte le persone che in qualche modo sono intervenute al dialogo erano concordi su una frase: Non ci sono piccoli gesti se sono 60 milioni a farlo. Su questo siamo d’accordo! Ritornando invece a Gaetano Capizzi, ha voluto dividere il successo di questa 14° edizione di Cinemambiente con i suoi collaboratori a nome di tutti, citiamo Pedro, il quale con professionalità e gentilezza ha gestito l’afflusso di persone per tutto il periodo del festival. A noi non resta che augurare a tutti l’appuntamento per il prossimo anno: grazie Gaetano!
Torino (Italia), 06 giugno 2011
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