In certi periodi dell’anno, si è tutti abbastanza bravi o
almeno si cerca di esserlo. Come lo è stato lo sceneggiatore delle
Giallocomiche della compagnia L’Opera Rinata/CambiaMenti. Sì, perché
nell’undicesima puntata di questo azzeccato serial teatrale, non ci sono stati
uccisioni, solamente un piccolo e innocuo furtarello… che il Commissario
Agenore Pautasso della Regia polizia di Torino deve individuare il colpevole
tra gl’indiziati. Per i più che abitualmente seguono le sue avventure, tratta
di mettere insieme storia tangibile sulla città, ricercandola da chi scrive in
questo caso il giallo e intrecciarlo in chiave comica trasformandolo in
commedia, sino alla ricerca della soluzione finale da parte del pubblico. Un
format interessante dal punto di vista istruttivo su episodi realmente accaduti
e l’interazione da parte di chi assiste fornendo la spiegazione e risolvendo il
caso, uno spettacolo per tutti qualunque sia l’età. La trama, quasi
inverosimile pone in primo piano sfumature del passato ad esempio il Teatro
Scribe o Teatro di Torino, situato a lato della Rai in via Verdi 26 e la Mole
Antonelliana, in pieno centro città. Fu uno dei primi epici teatri del capoluogo torinese, di lui resta poco o
niente, rimangono due lati e una “voragine” unica memoria sopravvissuta ai
bombardamenti della seconda guerra mondiale,
il Museo del Cinema
per mascherare i due lati ancora in piedi, ha posto su ogni finestra, la foto
di celebri attori. Questo teatro, fu costruito intorno al 1857, opera
dell’Architetto Giuseppe Bollati, la sala, un
trionfo di dorature con quattro ordini di palchi a loggione, capienza
millequattrocento spettatori, tra i più importanti della capitale del Regno di
Sardegna. Circa dieci anni dopo, con il passaggio della capitale a Firenze e
poi a Roma, ci fu il degradamento del teatro ospitando eventi minori e
compagnie dialettali. La storia dello Scribe terminò con tale nome per
riprendere una vita nuova come Teatro Torino, ma questa è un’altra storia. Ritorniamo alla commedia de Il Fantasma del
Tenore Balbuziente, “il
decollo” è stato lento, sembrava che non ci fosse il solito spirito, forse per
la presenza dell’ectoplasma, sta di fatto che questa defaiance è durata pochissimo,
pronta come sempre volare tra battute spiritose per terminare con le indagini e
trovare il colpevole del furto dello spartito autografato da Giuseppe Verdi. In
questa tornata troviamo in ordine di apparizione il direttore d’orchestra russo
Sergio Cardinale, l’impresario teatrale Massimo Saracino, la pianista Marina Di
Paola, poteva mancare la cantante francese nei panni di Sara Zagaria, tuttofare
e portinaia del teatro Scribe Rosanna Bena. Per terminare la lista degli attori
di questa compagnia, ecco entrare con il suo trench: il Commisario Pautaso!
Torino (Italia), lunedì 12 dicembre 2016
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