Parlando di Alta Moda,
in particolare della Paris Fashion Week, si sono appena spenti i riflettori
sulla passerella de Ville Lumiere o del Grand Palais Langerfeld a Parigi, presentando
l’Haute Couture di abiti per la prossima stagione primavera /estate che solo
donne abituate a sfoggiare in occasioni esclusive, potranno indossarli. Non di
certo in quest'occasione, recentemente abbiamo visto abiti definiti di “alta
sartoria” che di tale definizione avevano solamente la parola, ahimè abusata troppo
a sproposito. Restando sul bello invece, sono sfilati abiti di fattura pregiata
a iniziare dal materiale impiegato, la ricerca dell’innovazione sul taglio pur
rimanendo sul romantico, utilizzando, come a fatto Giorgio Armani del velluto nero
per la sua Privè, guardando intensamente a ringiovanire chi lo indossa, non
solo, facendo incontrare lo stile e l’esuberanza, senza tralasciare la comodità
e praticità del capo indossato. Non sono da meno i ricami che arricchiscono
giacche e tailleur o vestiti da sera, poi ancora scarpe con ornamenti presentati
da Cruise dall’aspetto interessante da rendere ancor più affascinante il suo
contenuto. Recarlo, con la sua linea di pendenti in oro bianco che adornano le
pregiate perle Tahiti e diamanti, rende questa linea di orecchini una regalità
di chi l’indossa o il collier di Bulgari in oro rosa, ametista e diamanti che
fanno della collana “Serpenti seduttori” un pezzo più unico che raro. Abiti
cortissimi impreziositi da ricami, pizzo macramè, gradazioni cromatiche prese
in “prestito” da Fabergé, il plissé in certi abiti per continuare a far sognare
i teen age è la proposta di Gianbattista Valli, porta in visione la sua
inventiva, riproducendo stucchi di antichi
palazzi o intarsi di fiori. In conclusione, non solo a queste magnificenze appena
descritte, si aggiunge altro, parliamo di Salvatore Ferragamo, il quale ha
riaperto i battenti del suo storico negozio in Parigi, presentando agli ospiti la
sua collezione di scarpe e borse, orgoglio dei talentuosi maestri pellettieri
fiorentini, sinonimi da tempo e legati alla cultura e tradizione italiana
artigianale del Made of Italy. Sotto gli occhi increduli degli invitati, si
sono distinti nel confezionamento di una scarpa da uomo (fedele all’originale
del 1958 realizzata dal Ferragamo) e una borsa (edizione limitata) smaltata con
i colori della bandiera francese. Il comune denominatore, al di là dell’età,
frutto di un lavoro artigianale realizzando capi, catturando l’attenzione per
un abbigliamento elitario da togliere il fiato solo nel vederli sfilare. Con un
“salto simbolico”, ritornando in Italia, abbiamo visionato AltaRoma che ha
fatto sfilare una couture dall’aspetto diverso da quello parigino, leggermente
commerciale e presentato da giovani stilisti, quindi una moda svezzata dai
soliti rigidi canoni pur mantenendo preziosità, concedendo la possibilità alle
giovani leve di scatenarsi in una fantastica girandola di colori e modelli, suscitando
non poco interesse. Uno stimolo, contemporaneamente una sfida per portare nuovi
designer, senza stravolgere l’Alta Moda, giacchè essa ha regole precise,
modificandole si rischia il pret-à-porter, realtà ben diversa dall’Alta Moda. Per
Renato Balestra, couturier di professione, presentare i suoi capi in passerella
è molto facile, lo dimostra con la collezione dalle innumerevoli sfumature di
blu… iniziando dal colore del ghiaccio, sino al profondo blu marino o della
notte che sia. Tra i suggerimenti visti, è da segnalare il ritorno di Sara
Lanzi con le sue apparizioni pittoriche, mettendo in evidenza tinte e materiali
con ricercata eleganza. In conclusione Alta Roma, vuole essere a ogni edizione
un coinvolgimento tra stilisti esordienti e maestri di nicchia per confrontarsi
sull’esperienza e innovazione, rendendola più moderna e convincente. Per questo
motivo, rivolge le luci sul concorso < Who Is On Next? > in collaborazione di
Vogue Italia, giunta alla sua dodicesima edizione.
Torino (Italia), mercoledì
10 agosto 2016
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