Abbiamo
raccolto la sfida al campionato di calcio Germania – Italia, uscendo ai rigori
(ahimè) ma a testa alta, terminando ai quarti di finale la corsa azzurra! Torino
nel frattempo continua a far parlare di sé con gli eventi (già recensiti) presentati
recentemente in una città che desidera cambiare, ritrovare gli sfarzi di un
tempo. Ultimo in successione ma non per importanza il Torino Fashion Week
appena terminato. Lo spazio in disuso di un capannone della casa
automobilistica italiana è stato vetrina assoluta di una kermesse di moda con
un centinaio di stilisti provenienti dal territorio piemontese, piaciuta molto
al pubblico e buyer europei. Claudio Azzolini, Luigi Silvestro e Luciano Zagarrigo, sono i tre capisaldi di questo Evento,
insieme, hanno dimostrato che una Città Metropolitana com’è Torino ha le
qualità e potenzialità per assumersi oneri e onori in fatto di Grandi Eventi su
molteplici settori e non solo moda. Consapevoli che non tutti gli atelier
aderenti fossero al top di quello che avrebbe desiderato la manifestazione, ma
era necessario dare una chance anche agli emergenti, con la certezza di
stimolarli a fare meglio, facendoli riflettere sui loro lavori nel vedere
quelli proposti da altri, comunque sia, anch’essi hanno contribuito a rendere
completo lo spettacolo indetto da TMODA. Ogni stilista ha presentato le proprie
collezioni tra abiti, accessori e altro, dando spazio illimitato alla propria
fantasia esponendo capi che vanno oltre l’immaginario, in alcuni casi anche
all’immaginifico, come ad esempio Fabrizio Picardi usando la trinella come
decoro o come Marika Guida presentando vestiti alquanto insoliti. Piaciuta
molto, l’introduzione del video di Born in Berlin, ancora di più se le modelle
avessero sfilato in modo militare, peccato. Sempre in tema di video,
altrettanto bello quello sulla piacevole collezione di Mowimick, a differenza
della stilista Maria Teresa Grilli, la quale preferisce tenersi in tendenza col
plissettato (di moda quest’anno), i suoi capi dal taglio perfetto come lo erano
piacevolmente le giacche dalla linea elegante. Collezioni, idee, scelta di
materie prime alle volte molto fantasiose sono state le proposte ma l’alta
sartoria la fa da padrona sulla passerella, ad esempio quelli presentati da
Dana Design che si discostano da quelli visti sia per ricercatezza dei tessuti sia
per la fantasia espressa nei capi, accostando buon gusto alla femminilità, il
suo intuito femminile rende elegante ogni modello ritenuto unico! Chiude la
sfilata, con un’insolita coreografia composta di enormi matite (le classiche
che si usano per disegnare i figurini), così viene presentata la sua collezione
autunno inverno 2016/17 Walter Dang, racchiusa in tre aggettivi: praticità,
delicatezza e genuinità per una disinvolta femminilità. L’idea, proveniente da
un viaggio che ha influenzato e stimolatola propria creatività, nei suoi 22.782
chilometri che separano Tijuana, città al confine nord del Messico da Ushuaia, insediamento
umano più a sud del mondo, punta estrema dell’Argentina. Un elogio da parte
nostra è d’uopo farlo a tutti i membri lo staff che ha saputo, essere
disponibile e sorridente alle richieste dell’enorme afflusso di pubblico in
maniera professionale, non meno con tatto e discrezione agli addetti alla
security. Indiscutibile, trascrivere in queste poche righe il clima creatosi in
questo evento, l’emozione di tutti i presenti fuoriusciva dal viso gioioso di
tutti i presenti, lo spazio post-industriale, le bellezze degli abiti e modelle
in passerella, era sorprendente. Tutto in soli sette giorni, accolto sempre
calorosamente dagli applausi del pubblico attento e da personaggi come Chiara
Appendino, la neo-Sindaca, Arturo Brachetti, Luciana Littizzetto, Piero
Chiambretti e altri, accorsi per questa prima che hanno visto inTorino Fashion
Week una città al centro dell’attenzione, confermandone appieno il suo
successo.
Torino
(Italia), lunedì 4 luglio 2016
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