Non si poteva credere alle parole dette durante la conferenza
stampa dalla compagnia Campotheatro quando annunciava la programmazione della
stagione 2015/16 del Teatro San Paolo in Rivoli (TO), mettendo in cartellone un
classico come < La Locandiera> di Carlo Goldoni… lasciata in mano a Ivan
Fabio Perna come regista. Lui, seguace di commedie americane oltre a
trastullarsi con altrettante compiaciute commedie contemporanee… vi rendete
conto cosa potrebbe o sarebbe in grado di “partorire” la sua vivace mente…
magari anche leggermente inconsueta, tanto piacente al suo nutrito pubblico? Prontamente,
ha accettato la sfida! Veniamo alla commedia. Sappiamo tutti chi è, e cosa fa
la desiderosa Mirandolina, soprattutto del perché gli avventori frequentano la
sua locanda. Essi vanno solo per voler le “grazie della piacente” padrona. Non
desideriamo raccontare ciò che più volte è stato visto e recensito su questo capolavoro
del settecento del commediografo. Ci soffermeremo invece di com'è stata
composta la commedia… con la regia di Perna! Buio in sala… il sipario si apre
come consuetudine, nella penombra s’intravedono figure inanimate in goffe
posizioni. Lentamente prendono vita muovendosi come marionette! Questo è il
fulcro dello spettacolo senza aggiungere altro. Qui entra la figura… non di
Mirandolina… ma di colei capace di tirare i fili di quei burattini che sostano
alla locanda, facendo fuoriuscire l’abilità con cui le donne… il “sesso debole”
per intenderci…prevalgono sull’uomo… lasciando un segno di riflessione!
Un elogio al sottile e arguto a Tony Skandal, direttore
creativo, ha dato un incipit alla commedia, vedendo oltre la veste del
personaggio principale, senza dissacrarne l’opera goldoniana, Prontamente il
regista ha fatto suo il suggerimento spolverando dai loro abiti quella polvere
che si porta addosso da trecento anni l’opera teatrale, con un rituale quasi
magico, pur mantenendo lo stile storico sia nel vestiario sia l’ambientazione. Una
differente recita da quelle usuali, ricercando l’espressione e tecnica
interpretativa dei personaggi e della cultura dell’epoca che il regista ha
saputo fissare i contenuti sulla protagonista, ricavandone una dagli abituali lavori teatrali, senza annoiare il
pubblico nei tre atti della recita. I compagni di avventura scenica che si sono
esibiti sotto la guida di Ivan Fabio Perna sono: la protagonista Patrizia
Battaglia, brillante esecuzione, Niko Ferrucci, colonna della compagnia. Con
loro i bravi: Bruno Sasso, Paolo Nani, Sabrina Lucarelli, Grazia Audero, Mauro
Pavesi. Per ultimo, lasciato volutamente, troviamo Mauro Stante, con le sue
“entrate divertenti” fatte con competente professionalità, dando una carica
esuberante al personaggio del Marchese di Forlinpopoli da lui interpretato. Sia
il regista, sia la compagnia teatrale Campotheatro saranno soddisfatti di come
il pubblico ha reagito a questa particolare rappresentazione teatrale, noi del
resto avendo assistito a questa piacevole prima, dobbiamo prenderne atto,
scrivendo… per coloro che non l’hanno vista!
Torino (Italia), lunedì 12 ottobre 2015
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