Ieri, entrando in un locale torinese mi accoglie, venendomi
incontro una signora dai modi garbati chiedendomi se avessi prenotato, alla
risposta negativa, m'invita a sedermi in qualsiasi tavolo purchè non ci fosse
scritto un nome sopra. Trovo la posizione confacente e occupo il posto. Intanto
al Cab 41 (questo è il nome del locale), noto per essere stato uno tra i primi
a dare una posizione al Cabaret qui in città (Torino), affluiva la gente in
attesa di godersi lo spettacolo. Nel frattempo, un gruppetto di persone, si sedevano
vicino e attorno al mio tavolo. Non che la cosa mi desse fastidio anzi, essendo
solo poteva anche essere un piacevole momento di aggregazione sociale. Una tra
queste, mi domandò se anch’io facessi parte della compagnia o conoscessi la
persona che aveva riservato i posti. Naturalmente non conoscendola dissi di no.
Immediatamente mi rispose che quel tavolo di certo era fissato da loro, quindi avrei
dovuto “cambiare residenza” inutile le mie rimostranze sul dominio del tavolo
senza nome. Lasciai il posto con un leggero disappunto! Ed eccomi alla ricerca di
un tavolo libero, questa volta col fervore di non soccombere e mi sedetti. Nel
frattempo, sopraggiunse una simpaticissima signora presentandosi: il mio nome è
Luisa, l’addetta al servizio al tavolo, mi scuso con lei ma è successo una
leggera complicazione sulla disposizione dei tavoli, gentilmente la pregherei
di spostarsi nuovamente (forse avendo visto il mio trasloco), mi creda per lei sarà
l’ultima volta (risposi sorridendo), allora ditelo c’è l’avete con me! Questa
volta anziché adirarmi, presi la cosa con ironia. Strano caso, la gentile
signora… mi accompagnò personalmente dirigendosi direttamente dove ero seduto
in prima battuta. Tutto può succedere. Personalmente ero andato nel locale non
per passare la serata da un tavolo all’altro, ma godermi quel cabaret satirico
all’americana che inizia a prendere forma, seguito da molte persone, è Stand Up
Comedy Show, ed ecco i personaggi saliti sul palco in ordine d’uscita. Incominciando
con la simpatica Federica Ferrero, a seguire il bravo Claudio Sterpone, è la
volta di Massimo Pica tra una trovata divertente spiega cos’è Stand Up,
seguito da Paolo Carenzo. Con charme e aplomb ecco Manuel Negro a lui il
compito d’intrattenere il pubblico, per poi lasciare la scena a Elisabetta
Gulli, si prosegue con il polemico ma simpatico Sergio Silvestri, mentre a
terminare questa piacevole carrellata è la volta di Giancarlo Aiosa. Una serata
“vietata ai minori” giacchè le battute vanno oltre al semplice ridere. Senza
nulla togliere al normale cabaret è stato uno spettacolo serale divertente.
Torino (Italia), martedì 13 gennaio
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