martedì 20 maggio 2014

LE SIGNORE DI WINDSOR VISTE DAI FOOLS recensione di Daniele Giordano

Può una semplice parola portare scompiglio? Spieghiamo. Su una locandina viene riportata una celebre opera dal titolo: Le allegre signore di Windsor. Al lettore più attento non sfugge al refuso attribuito al tipografo, ammesso che sia il colpevole. Sappiamo bene che la commedia andrà in scena al teatro Gobetti di Torino andrà in scena la commedia del drammaturgo W. Shakespeare, considerata una delle opere meno conosciute del grande drammaturgo, allora che differenza potrà mai fare quell’errore! Per chi conosce la compagnia teatrale Fools… la differenza c’è ed è notevole. Chiaramente non ci dilungheremo sulla stesura della rappresentazione, poiché è nota come pure la data attribuita incerta o la leggenda della composizione, voluta dalla regina Elisabetta che vuole un Falstaff innamorato, dove prevale la morale e si ripongono avarizia, lussuria e gelosia, pertanto devono essere punite. Entreremo invece nello specifico della compagnia Fools, composta da Luigi Orfeo curatore della regia, Martina Spalvieri, Jessica Ugatti, Stefano Sartore e Francesco Zinnamosca (tecnico e attore, da anni parte integrante della compagnia). Quattro artisti “tecnicamente pazzi” che fanno della loro estroversa fantasia un punto forte. Paragonarli o avvicinarli quel tanto che basta a famose compagnie è ancora presto, sebbene le basi che conducono all’apice sono state gettate e la via è stata intrapresa.     Essi portano sul palco con buona riuscita ed estrema disinvoltura questa pièce a loro immagine talentuosa, facendola diventare una commedia musicale alla maniera dei comici dell'arte, con musiche composte da Martina Spalvieri suonate dal vivo dagli stessi attori. In questa circostanza, per ragioni di copione hanno dovuto “fare crescere la famiglia” così si sono uniti in scena gli attori Massimiliano Cutrera nei panni di Falsaff e Francesca Porrini… in più vesti… Don Ugo - Monna Prescia - Anna Page, dando un sostanzioso contributo. Le scene ridotte all’essenziale a differenza del cambio di costumi, aiutati dalla sarta Cinzia Falcetti provengono dalla Compagnia Mauri/Sturno, le bellissime maschere fornite da Andrea Cavarra e Giancarlo Santelli, di cui la maschera indossata da Falstaff è stata fatta apposta per l’occasione di questa opera. Questa recita prodotta da Fools - Compagnia Glauco Mauri/Roberto Sturno - Micron Rassegna di opere da Camera, coniuga sufficientemente il modo di fare cultura tra il teatro passato e quello moderno, nelle sue specifiche esigenze dei drammi shakespeariani. Nel 2013 ha vinto il primo premio come migliore spettacolo al Festival Nazionale Teatrofficine.

Torino (Italia), 20 maggio 2014

1 commento:

  1. Caro Daniele, come sempre siamo lusingati dalle tue parole e dalla tua attenzione.
    Grazie del lavoro che fai,
    buona giornata.

    RispondiElimina