Succede spesso puntare su un numero nella speranza che
questo esca e, vincere. Sono in molti a pensarlo. Puntare su un numero inesistente,
pensando che possa (ri)uscire è da sconsiderati. Nello spettacolo alcuni agiscono
proprio in questo modo. Può comunque capitare di sbagliare nelle scelte delle opere
teatrali, puntare tutto su quel numero immaginario convinti di farcela. Questa
volta per “Gli Argonauti” non è stato così! Una compagnia di spettacolo che
gode ottima stima, non solo tra i suoi affezionati, quando porta in scena i
suoi piacevoli lavori. Sebbene la sala e galleria avesse fatto sold out nell’unico
giorno della rappresentazione (senza sindacare l’appartenenza del pubblico), con
la loro esibizione ha reso inaccettabile uno spettacolo meritevole di successo. Lo sanno bene gli esperti delle commedie di Edoardo
Scarpetta, dopo aver assistito a quel che restava della messinscena: Il Medico
dei Pazzi. Essi e, forse Scarpetta stesso sarebbe sceso a un compromesso,
mediando con l’accettare a malincuore, magari la versione recitata in italiano!
L’avvertimento comunque c’è stato, la locandina avvertiva: adattamento e regia.
La parola “adattare” non significa stravolgere l’intera opera teatrale
lasciando “solo” il canovaccio e titolo! Scelta ahimè infelice, condivisa tra
il pubblico, quello venuto per Scarpetta. Una farsa nella farsa, detto in tono
leggibile. Queste sono state le opinioni raccolte uscendo da teatro. A parte
questo increscioso incidente di percorso su cui un “professionista” non
dovrebbe mai inciampare, oltre la scelta sbagliata di portare in scena una
commedia partenopea non adatta al genere della compagnia, come se non bastasse
triturandola in quel modo, sono comunque da segnalare gli attori, iniziando da
Danilo Torrito alias don Felice Sciosciammocca, Maria Luisa Toma “vedova
sconsolata” e Roberta Filippi nel doppio ruolo di scrittrice/violinista. La
compagnia, dovrebbe lasciare a quelli “veraci” queste interpretazioni, offrendo
lavori nuovi o proponendo quelli delle passate recite, di cui hanno goduto e
ottenuto apprezzabili assensi, con i ringraziamenti degli esperti.
Torino (Italia), 25 marzo 2013
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