Ieri sera al teatro S. Anna di via Brone 40 a Torino si è svolta la serata finale con proiezione e premiazione delle “100 ore Torino 2012” concorso ideato da Enrico Venditti, malgrado abbia avuto un incidente (caduto da un’impalcatura durante uno dei suoi magnifici lavori cinematografici) creandogli non pochi problemi, non è mancato, malconcio ma presente per assistere alla chiusura e premiare i vincitori della sua creatura. Diciotto concorrenti in gara, solo in tredici arrivati a presentare in tempo utile i loro lavori, di cui uno si è perso per strada. Tre i titoli fuori concorso Il Guardiano Notturno, Senso Inverso, Finding Apoteosi. Quelli in gara, invece per il genere horror - Chi cerca Crova – che di orrore aveva ben poco. – Genere trash: - Amore di plastica, simpatico ma di grottesco nulla. Per la commedia: - Io vedo tutto - La bicicletta, filmato accettabile. Proseguendo con il documentario abbiamo: - Universo dentro, poteva reggere se non fosse per qualche pecca. – Beatrice, esecuzione buona sotto tutti gli aspetti cinematografici, il suggerimento da parte della giuria è che se si comprimessero alcune scene renderebbe meglio quanto descritto dall’autore. - Sottoterra l’arcobaleno.Per il genere avventuroso e d’azione abbiamo – Mida, la leggenda del Dragone, fa parte di una saga presentato l’anno precedente. - Punti di Vista. - Vite fragili. - Il contabile. La Lettre. Infine - Alma, notevolmente migliore tra tutti, tant’è che si è aggiudicato il primo premio. Un exequo per i titoli: Amore di plastica e Beatrice. Non sono mancate le analisi “a caldo” dei giurati e alcuni dissensi da parte dei partecipanti al concorso, sappiamo benissimo che il giudizio dei giurati è inappellabile, anzi questo dovrebbe spronare gli autori a crescere riflettendo e analizzando meglio il prodotto da divulgare! All’interno della manifestazione una proiezione di un filmato su cui le SETTE ARTI manifesta l’ingabbiatura (è il caso di dirlo che la Cultura ha), spiegato da Luca Zanlorenzi e ArTwelve. Piacevole l’intervento di Gabriella “Squilibria” Dal Farra su i suoi Manichini, a cura di Andrèe Chantal Tedeschi. Alla fine della serata si proietta un Flash Mob Beetoven, con questo filmato, il patron Enrico Venditti dalla sua (sedia) poltrona a rotelle, lancia un messaggio di speranza il BTAT, Banca del Tempo delle Arti Torinesi. Sentiremo ancora parlare di questo. La cerimonia di chiusura è stata presentata da Andrea Zirio, vestito di tutto punto dalla Settima Art: il Cinema, Dando appuntamento al prossimo “100 ore Torino” 2013, per l’esattezza il 31 agosto! Come di consuetudine non sono mancati gli addetti ai lavori come: Alfieri Canavero, Claudio Meloni, Stefano Milla, Luca Bau, Alessandro Gaido, tanto per citarne alcuni e, naturalmente lo scrivente di questa recensione.
Torino (Italia), 10 novembre 2012
Scusate, sono uno dei ragazzi che ha collaborato alla realizzazione di "Mida - La Leggenda del Dragone", in quanto tale mi farebbe piacere avere un commento, un parere, una critica al nostro lavoro, come ne leggo per altri in questo articolo.
RispondiEliminaCi tengo anche a precisare che la saga di Mida è iniziata al 100ore di 2 anni fa :)
Carlo
Finding apoteosi che, tra l'altro, non avete avuto neanche la pazienza di fermarvi a guardare...
RispondiEliminaQuel giorno di due anni fa' ero in giuria, ricordo benissimo, forse ho scritto anche qualcosa sul filmato.La recensione da me scritta sul blog s’intende in generale, esprimendo opinioni sui filmati proiettati e come si è svolta la serata, ascoltando pareri tra il pubblico. Un giudizio critico richiesto da parte di uno o più concorrenti per il proprio lavoro, si sarebbe dovuto farlo in separata sede interpellando la giuria alla fine di serata, formulando una specifica domanda. Quando presento i miei lavori in concorsi, cerco di avvicinare la persona a me pertinente, chiedendo di commentare il mio lavoro, facendo tesoro delle risposte in modo che possa aiutarmi a migliorare. Termino dicendo che mettendosi in gioco si deve accondiscendere dei risultati ottenuti. Grato per aver letto la recensione.
RispondiEliminaVorrei ricordarle sig. Germano,che il compito dei giurati è di esprimere un’insindacabile giudizio sui filmati in gara. Non è necessariamente richiesta la presenza dei medesimi per i fuori concorso, tant’è che non sono stati espressi giudizi in merito. Da parte mia invece, mi sono limitato a nominarli per dovere di notizia. Certamente all’autore avrebbe fatto piacere far vedere il proprio lavoro a persone esperte, pur non cambiando la sostanza, giacchè non avrebbero espresso comunque un giudizio plateale, poiché come accennato non vi era obbligo da parte della giuria assistere alla proiezione dei filmati.
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