lunedì 23 luglio 2012
LETTO OVALE recensione di Daniele Giordano
Inizia così, in una girandola di situazioni e incontri inaspettati, fraintendimenti rendendo la messainscena traboccante di colpi di scena divertenti. Guai se ci fermassimo qui, come se non bastasse, arriva anche una famosa scrittrice di libri alquanto “bacchettona” a complicare ancor di più le cose! Due atti scoppiettanti, nel classico stile della commedia brillante americana, basata su equivoci, scambi di persona, battute pungenti, contornato quel tanto che basta da stuzzicanti equivoci che non guasta, senza cadere mai nella volgarità. Questo è quanto la compagnia ESIA mette in scena la commedia di Ray Cooney, scritta in collaborazione con John Chapman, appartiene al filone brillante caratterizzato dagli interpreti: Alberto Chiesura (che cura anche le scene) - Chiara Giovara - Luca Martino - Emanuela Menozzi - Liborio Signorino - Elena Blasi - Chiara Ribolla - Tonia Lombardo - Pietro Antonio Nevolo, sua la regia. Essi si muovono a ritmi serrati, senza pause di riflessione, in una scenografia frutto di uno stravagante “interior decorator” individuo di tendenza del momento. La regia ha scelto di valorizzare i continui spunti comici sia sul piano della parola e dei silenzi, sia su quello del movimento e della pura gestualità, cercando il giusto ritmo come tutti i testi comici, è di difficile realizzazione. Il letto ovale è una farsa frizzante nella quale i richiami, trasportano lo spettatore in un mondo spensierato, dove allegria e ilarità prevale.
L’audio è di Vito Olive, le luci sono di Danilo Mutolo, la direzione di palco è affidata a Valeria Magnetto, invece Vanessa Pagliano è aiuto regista.
Torino (Italia), 23 luglio 2012
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